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Avellino, Izzo-Circelli due mesi dopo: è il momento della resa dei conti

di Claudio De Vito. Dal 6 dicembre al 6 febbraio. A due mesi di distanza dalla nascita dell’Avellino post Sidigas, dovrebbe essere giunto già il giorno della resa dei conti all’interno della IDC spaccatasi in due a causa dei contrasti emersi fra i soci Luigi Izzo e Nicola Circelli.

E’ trascorsa un’altra giornata, quella di ieri, senza un nulla di fatto mentre il tempo continua ad essere tiranno per la regolarizzazione della posizione del club agli occhi della Covisoc ed il pagamento degli stipendi. Termini e scadenze che spaventano i tifosi biancoverdi ieri a colloquio con l’amministratore unico Nicola Circelli in un faccia a faccia dai toni piuttosto decisi a cui anche il direttore sportivo Carlo Musa ed il tecnico Ezio Capuano hanno presenziato.

La piazza chiede con decisione di sapere cosa accadrà nell’immediato, le intenzioni dei due litiganti e di conseguenza quale futuro attende l’Unione Sportiva Avellino. Interrogativi inevasi al termine dell’incontro tenutosi nel tardo pomeriggio di ieri allo stadio, durante il quale però si è consumato il secondo contatto telefonico di giornata tra Luigi Izzo – assente al Partenio-Lombardi – ed il suo ‘rivale’ nella contesa societaria.

Il giovane imprenditore di Montesarchio nonché presidente ha chiesto al vicepresidente e attualmente soprattutto legale rappresentante del club, che in quanto tale detiene nelle proprie mani la responsabilità sulla vita dell’Unione Sportiva, di presentarsi oggi dal notaio con tutta la documentazione necessaria e le varie scritture contabili del caso per l’agognato trasferimento delle quote. Una richiesta perentoria che ovviamente vale anche per Andrea Riccio e Ciriaco Cusano, detentori del 25% targato Innovation Football.

Tutto ciò per consentire l’ingresso di nuovi soci irpini che Luigi Izzo ha già individuato e allertato. Facili a dirsi, meno a farsi perché si rischia il braccio di ferro dinanzi alla cifra che Nicola Circelli e Innovation Football chiederanno per farsi da parte. Si tratterebbe di 250mila euro, capitale impiegato finora nella gestione, ed è tutt’altro che scontato che Luigi Izzo ceda ad una simile richiesta.

Gli ostacoli lungo il tortuoso cammino societario ci sono tutti, ma non c’è troppo tempo per indugiare. Lo scenario di un abbandono dello stesso Luigi Izzo, qualora i ‘dissidenti’ non dovessero mollare la presa, è da mettere in conto ed in quel caso Nicola Circelli ha fatto sapere di garantire la vita del club evitando così il ritorno della società nelle mani del tribunale, eventualità che la mancata adesione ai parametri federali sul cambio di proprietà di dicembre farebbe diventare realtà. A tal proposito però non è da escludere un’ulteriore proroga proprio alla luce degli adempimenti per il rimpasto societario in atto.

Ci si attende allora la giornata delle risposte. Esattamente come due mesi fa quando a Napoli fu siglato il transito verso una gestione societaria, che ha sin da subito alimentato dubbi anche in virtù del diritto di riacquisto vantato da Sidigas. Allora in sede di rogito si presentò il solo Circelli perché Izzo aveva gettato la spugna pochi giorni prima destando già qualche perplessità da parte dello stesso Circelli. E ora come allora uno è di troppo.

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