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Izzo molla la presa, l’Avellino nelle mani di Circelli: Di Somma alla finestra

di Claudio De Vito. Nuova puntata della telenovela Avellino al culmine di un lunedì incandescente vissuto fra tensioni, botta e risposta e soprattutto nuovi interrogativi sul futuro del club biancoverde. Luigi Izzo fa un passo indietro e getta la spugna, dopo la trasferta a vuoto in quel di Napoli presso lo studio del notaio Luca Di Lorenzo disertato da Nicola Circelli.

E’ la parola fine sulla querelle societaria che ha sfiancato il giovane imprenditore di Montesarchio da una parte e rinvigorito dall’altra il suo ‘rivale’ il quale, nelle vesti di amministratore unico con pieni poteri di rappresentanza legale, ha rilanciato ieri in conferenza stampa annunciando gli imminenti passi da compiere per evitare il peggio. In primis il pagamento degli stipendi a cui si provvederà in giornata: a parole, c’è tutta la volontà di evitare penalizzazioni in classifica.

Quanto è bastato per rincuorare Ezio Capuano, presente ieri allo stadio mentre la squadra si godeva il giorno di riposo dopo il pareggio di Francavilla Fontana. Il tecnico biancoverde ci ha messo la faccia sul mercato di gennaio con alcuni calciatori convincendoli a sposare la causa irpina con un ingaggio ridotto e non ammetterebbe un flop societario. Intanto però il clima di incertezza resta perché Luigi Izzo ha mollato insieme ai suoi soci Renato De Lucia e Sabatino Autorino e al direttore generale Aniello Martone. Quest’ultimo non ha fatto altro che recepire la direttiva di Nicola Circelli: collaboratori e dipendenti non arruolati direttamente dall’amministratore unico non sono più graditi.

Ecco allora che torna in auge con una certa prepotenza il nome di Salvatore Di Somma, dimissionario alle porte del Natale per la diversità di vedute proprio con Luigi Izzo e Aniello Martone. Nicola Circelli lo avrebbe tenuto con sé volentieri e ora si ritrova al suo fianco Carlo Musa, la cui posizione inizia a vacillare. Ma al di là dei discorsi dirigenziali, pur di una certa rilevanza, diventano fondamentali quelli relativi agli equilibri societari che necessitano di rinforzi che lo stesso Nicola Circelli e Innovation Football avrebbero già individuato. E se uno di questi fosse proprio Nicola Di Matteo, anche lui entrato in rotta di collisione con Luigi Izzo dopo il versamento dei 100mila euro di caparra per l’acquisto del club? I colpi di scena sono oramai la regola.

Se ne saprà di più nei prossimi giorni. Prima, l’Avellino deve superare lo scoglio stipendi e rassicurare la Commissione federale che attende da Nicola Circelli, Andrea Riccio e Ciriaco Cusano la documentazione che attesta l’adesione all’indice di liquidità su base triennale. La riunione della Commissione è fissata domani, ma a questo punto è probabile una proroga alla luce dello scossone in seno all’assetto societario.

Si attendono dunque risposte immediate e sullo sfondo resta sempre quella clausola di riacquisto in favore di Sidigas che proprio Nicola Circelli avrebbe sottoscritto al momento dell’acquisizione del club da parte della IDC. L’imprenditore sannita si ritroverà ad operare in un ambiente fortemente ostile nei suoi confronti. Prima ancora che un margine di errore, è il caso di dire che non è concesso un margine di azione all’attuale società totalmente sfiduciata dalla piazza nella settimana che conduce al derby con la Cavese.

 

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