Il Memorial “Nicola Taccone” ha esibito sul palcoscenico del Partenio-Lombardi le qualità nel reparto arretrato di Davide Biraschi. Il 21enne centrale difensivo ingaggiato a parametro zero dall’Avellino ha ricevuto, oltre alla chiamata della B Italia, l’apprezzamento e gli applausi convinti della platea biancoverde in occasione della sfida con l’Espanyol.
Promosso titolare da Attilio Tesser, il difensore romano ha sciorinato una prova di spessore in coppia con Alessandro Ligi al centro della retroguardia. Temperamento, tempismo perfetto ed anticipi puliti nel confronto diretto con Caicedo, al quale ha mostrato anche gli artigli durante i primi 45 minuti con una scaramuccia volta a mettere le cose in chiaro con l’ecuadoregno.
21 anni ma un vagone di personalità da vendere per il Bira che si è inserito nella nuova realtà in punta di piedi. Dopo il bagno di umiltà di sabato scorso nel post partita con la Primavera, l’ex Grosseto ha dimostrato di poter competere con i potenziali titolari del pacchetto arretrato, Rea e Ligi.
“Non sono alto come loro, ma ho dalla mia la cattiveria agonistica” aveva detto a chiare lettere qualche giorno fa il giovane centurione della difesa biancoverde che non si è smentito con i fatti al cospetto dell’avversario di livello internazionale. La sua prestazione maiuscola contro i catalani ha contribuito a mantenere inviolata la porta dei lupi nel pre-campionato con la preziosa collaborazione di Frattali.
Fuori dal campo è un iniettore di buon umore, ma quando scende sul terreno di gioco interpreta il ruolo del cagnaccio. Da acquisto meno altisonante a piacevole sorpresa: l’impatto di Biraschi sull’avventura irpina fa felice Tesser e l’Avellino.