Claudio De Vito – Dopo aver superato l’ostacolo Matera con il minimo sindacale, l’Avellino si presenta al cospetto del Verona per valutare i progressi pre-campionato e, se possibile, per affondare il colpo al “Bentegodi” come accadde tre anni fa a Bari con il blitz firmato Comi-Pozzebon al terzo turno eliminatorio.
Walter Novellino va a caccia di risposte sul piano della condizione e del sistema di gioco, nonché dell’impresa, senza Matteo Ardemagni, partito alla volta del Veneto ma inutilizzabile per via di una ricaduta a livello muscolare. Sarà dunque ancora una volta Luigi Castaldo a guidare lo stesso undici titolare di una settimana fa con Angelo D’Angelo a supporto centralmente e Salvatore Molina e Soufiane Bidaoui con licenza di lavorare l’avversario ai fianchi. Federico Moretti e Francesco Di Tacchio comporranno lo schermo davanti alla difesa.
Nel Verona numerose assenze, soprattutto in difesa dove Fabio Pecchia è costretto a ricorrere ad un Martin Caceres non ancora al meglio della condizione. Ci sarà però Giampaolo Pazzini, out nei 180 minuti della passata stagione contro i lupi, al centro del tridente animato sui lati dalla fantasia tutta mancina di Alessio Cerci e Daniele Verde. Romulo farà il terzino, con Daniel Bessa interprete di qualità in mediana.
Le probabili formazioni del match (fischio d’inizio alle 20:30):
Verona (4-3-3): Nicolas; Romulo, Ferrari, Caceres, Souprayen; Buchel, Zuculini B., Bessa; Cerci, Pazzini, Verde.
A disp.: Silvestri, Coppola, Kumbulla, Heurtaux, Bearzotti, Fares, Fossati, Zaccagni, Valoti. All.: Pecchia.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Bianchetti, Brosco, Caracciolo, Cherubin, Felicioli, Zuculini F.
Ballottaggi: nessuno.
Avellino (4-2-3-1): Radu; Laverone, Suagher, Migliorini, Rizzato; Moretti, Di Tacchio; Molina, D’Angelo, Bidaoui; Castaldo.
A disp.: Lezzerini, Pecorini, Kresic, Camarà, Ardemagni, Falasco, Nagawa, Asencio. All.: Novellino.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Arciello, Gavazzi, Lasik, Soumarè.
Ballottaggi: nessuno.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo. Assistenti: Mondin di Treviso e Bindoni di Venezia. Quarto uomo: Marini di Roma 1.