Il giudice sportivo della Serie B ha emesso il verdetto riguardare la gara tra Vicenza e Avellino contraddistinta da cori e reazioni poco edificanti. Nel calderone, per il dito medio rivolto alla curva dei tifosi biancorossi, era finito Roberto Insigne, a forte rischio squalifica per aver replicato al coro offensivo intonato dalla torcida vicentina nei suoi confronti.
Il fantasista se l’è invece cavata con un’ammenda di 1500 euro “per avere, al 5° del secondo tempo, in reazione ad un coro gravemente offensivo, indirizzato ai sostenitori della squadra avversaria un gesto irrispettoso; infrazione rilevata dal collaboratore della Procura federale” si legge nel comunicato ufficiale del giudice sportivo. Insigne non sarà squalificato ma è approdato in diffida per il cartellino giallo rimediato nel primo tempo per un normale fallo di gioco.
4000 euro di ammenda inflitti al Vicenza “per avere suoi sostenitori, prima dell’inizio della gara e nel corso del secondo tempo, indirizzato cori insultanti all’Arbitro; per avere inoltre, al 5° del secondo tempo, rivolto un coro gravemente offensivo ad un calciatore della squadra avversaria”.
Fra i tredici squalificati del ventisettesimo turno figura Constantin Nica che ha raggiunto il secondo limite massimo di ammonizioni con il cartellino giallo rimediato a Vicenza.