Il mercato in entrata dell’Avellino è chiuso. Lo ha rimarcato 48 ore fa in maniera categorica il direttore generale Massimiliano Taccone, il quale ha posto in risalto la necessità di far tornare i conti nella lista che impone alle società di B il limite di 18 calciatori over (nati dal 1993 in poi) per ottenere i contributi dalla Lega.
Con l’ingaggio di William Jidayi, il club biancoverde ha sforato di una unità il tetto della composizione over 21 della rosa. La priorità pertanto è sfoltire l’organico. Nell’elenco dei partenti, oltre all’under Petricciuolo, ci sono Romulo Togni e Demiro Pozzebon. Il regista brasiliano vive oramai da separato in casa da alcune settimane. La dirigenza, che lo ha scaricato insieme all’allenatore, sta cercando soltanto la formula per liberarsene: rescissione con buonuscita (più probabile) o cessione. Sull’attaccante invece c’è il pressing dell’Ischia.
Una cessione per il piano di rientro sul fronte lista, due invece per riprendere a fare mercato in entrata. L’Avellino lo farebbe soltanto nell’ambito del discorso Marcello Trotta, destinato a fare le valigie qualora la dirigenza biancoverde individuasse un sostituto all’altezza. L’operazione nel reparto avanzato sarebbe simultanea.
Se poi l’Avellino si privasse sia di Togni che di Pozzebon oltre a Trotta, allora libererebbe un ulteriore slot per rinforzare il centrocampo con una pedina di spessore. Aspetto questo che lo stesso Taccone junior ha escluso dal momento che Tesser ha a disposizione sette centrocampisti.
Non è comunque game “over” in senso assoluto sul mercato per l’Avellino che con alcune cessioni potrebbe far registrare uno o due innesti.