Avellino Calcio – Il futuro dei calciatori ceduti in prestito

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Claudio De Vito – L’Avellino non sa ancora chi siederà sulla sua panchina nella prossima stagione ma un minimo di idee chiare sui programmi riguardanti l’allestimento della rosa ce l’ha. Rispetto agli anni scorsi, il club biancoverde può disporre di una base di partenza di quindici calciatori di proprietà protagonisti quest’anno ai quali vanno aggiunti i calciatori ceduti in prestito tra il mercato estivo e quello invernale.

L’unico che partirà per il ritiro a metà luglio sarà Maxime Giron che sta disputando i playoff con la Juve Stabia proprio contro la Reggiana che aveva salutato a gennaio. Il laterale francese classe ’94 rientrerà alla base al pari di Layousse Diallo (prestito secco alla Casertana), Guido D’Attilio (prestito secco al Racing Club Roma), Alessandro Sbaffo (prestito con obbligo di riscatto da parte della Reggiana in caso di promozione in B) e Andrea Arrighini (prestito con diritto di riscatto in favore del Cittadella) che però non rientrano nei piani tecnico-societari.

Il difensore senegalese, impiegato col contagocce dalla Casertana, finirà ancora prestito mentre per gli altri si cercherà di trovare una soluzione a titolo definitivo. Soprattutto per Alessandro Sbaffo (se non dovesse ottenere il salto di categoria) e Andrea Arrighini che hanno il contratto in scadenza nel 2018.

E poi c’è Benjamin Mokulu che l’Avellino ha ceduto in prestito al Frosinone a gennaio. Nella forma si tratta di un prestito secco ma nella sostanza esiste un obbligo di riscatto sulla base di un gentleman agreement tra Walter Taccone e Maurizio Stirpe: la cifra per l’esercizio dell’opzione la stabilirà la categoria che i ciociari disputeranno il prossimo anno