Avellino Calcio – Quando il Frosinone fallì l’assalto a Trotta

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L’ultimo Avellino-Frosinone al Partenio-Lombardi non è stato un match ufficiale, bensì un’amichevole e per di più contro la formazione Primavera dei ciociari. Era l’8 gennaio scorso, durante la pausa invernale della Serie B: la squadra guidata da Attilio Tesser si impose per 4-1 con doppietta di Gavazzi e marcature di Sbaffo e Napol.

In campionato invece l’ultimo precedente risale al 14 febbraio 2015. L’Avellino era un treno in corsa e superò con un secco 3-0 la squadra allora allenata da Roberto Stellone. Segnarono Trotta dal dischetto, D’Angelo e Castaldo con un gol capolavoro. Trotta, appunto. L’attaccante casertano giunto in Irpinia dal Fulham che circa un anno dopo sarebbe diventato l’oggetto del desiderio dei canarini del presidente Maurizio Stirpe.

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Il gol decisivo di Trotta contro la Salernitana

E proprio quel venerdì di dieci mesi fa si rivelò una tappa clou nella trattativa che avrebbe dovuto portare Trotta al Frosinone. Al Partenio-Lombardi sbarcò la dirigenza gialloblu al completo capitanata da Stirpe. C’erano il direttore generale Salvini e il direttore sportivo Giannitti. Tutti in Tribuna Montevergine ricevuti dal patron dell’Avellino Walter Taccone con l’amichevole sullo sfondo.

Trotta, a bordocampo perché affaticato, ad un certo punto fu chiamato a guadagnare i piani alti per conoscere Stirpe i suoi collaboratori. Il Frosinone offriva oltre 2,5 milioni, grasso che colava per le casse di Piazza Libertà. A queste condizioni l’accordo di massima con l’Avellino c’era eccome, ma Trotta non aveva intenzione di fare il salto di categoria in un club invischiato nella lotta per non retrocedere.

Ecco perché alla fine si rivelò soltanto un cordiale colloquio conoscitivo tra le parti a cielo aperto. Davanti a tutti. Trotta aveva nella testa soltanto il Sassuolo, che sul piatto metteva la metà dei soldi per il cartellino ma alla fine se lo aggiudicò facendo leva sulla ferma volontà del calciatore e del suo entourage. Giusto il tempo di decidere il derby con la Salernitana e poi il decollo verso l’Emilia con il Frosinone – e anche l’Avellino dal punto di vista economico – beffato.