di Claudio De Vito – E’ iniziata la settimana clou per l’Avellino atteso dagli ultimi vibranti novanta minuti della stagione. Dentro o con un piede fuori (playout): a Terni i biancoverdi si giocano un campionato intero. Ma l’Avellino è tornato arbitro unico del proprio destino, che non è poco in un rush finale vissuto costantemente con il brivido addosso.
Per Claudio Foscarini invece non è cambiato nulla in termini di gestione del quotidiano a livello di acciacchi ed infortuni. Il tecnico trevigiano non ha perso la speranza di avere Pierre Ngawa per il match del “Liberati”. Soltanto lavoro atletico per il belga – dopo il risentimento accusato venerdì – al pari di Marco Migliorini: entrambi la settimana scorsa si sono gestiti per poi presentarsi alla gara con lo Spezia da titolari.
A mezzo servizio anche Santiago Morero, Anton Kresic invece ha recuperato dalle noie muscolari che lo hanno costretto ad arrendersi nell’ultimo turno di campionato. Capitolo esterni: Lorenzo Laverone al rientro dopo la squalifica a destra e Nicola Falasco unica scelta possibile a sinistra alla luce degli infortuni di Simone Rizzato e Riccardo Marchizza.
Sulla linea difensiva a quattro non si discute, mentre invece è da valutare l’assetto dalla mediana in su. Non è escluso infatti l’abbandono del 4-3-3 in favore del 4-4-2. Una discreta abbondanza nelle scelte consentirà a Claudio Foscarini di scegliere il modulo più congeniale. L’ago della bilancia sarà Angelo D’Angelo che dovrebbe partire dal 1′ contro la Ternana. Il capitano potrebbe agire sia da interno che da esterno nel centrocampo a quattro e anche da mezzala nell’impostazione a tre.
In caso di 4-4-2, Salvatore Molina e Soufiane Bidaoui sarebbero gli esterni avanzati con Luigi Castaldo che potrebbe essere supportato da Leonardo Morosini o, in alternativa, da Matteo Ardemagni volenteroso contro lo Spezia e inviso ai tifosi ternani per i suoi trascorsi perugini. Federico Moretti, Bryan Cabezas e Armando Vajushi restano in dubbio.