Avellino Calcio – Foscarini, allarme terzini e dubbio in avanti

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dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – L’infermeria dell’Avellino è una giostra impazzita, una maledizione senza freno sull’annata biancoverde funestata da infortuni in sequenza. E Simone Pecorini ne è l’emblema nel giorno che stava per segnare il suo completo ed effettivo ritorno in gruppo, dopo il parziale rientro di ieri alla ripresa. Stava, appunto, perché mentre tutto procedeva per il meglio durante la seduta pomeridiana (la seconda giornaliera) il flessore sinistro appena rimesso in sesto ha ceduto di nuovo. La classica ricaduta, accusata durante un’esercitazione sui cross in marcatura su Luigi Castaldo. Nelle prossime ore si conoscerà l’esatta entità del danno, ma il risentimento odierno dovrebbe bastare ad estromettere il difensore ex Entella e Ascoli dall’appuntamento con il Carpi.

La beffa è servita per Claudio Foscarini alle prese con una vera e propria emergenza terzini. A destra infatti c’è da fare i conti anche con le non perfette condizioni di Lorenzo Laverone, a parte per una botta rimediata a Palermo. A sinistra il quadro non migliora con Simone Rizzato fuori causa fino al termine del campionato, Nicola Falasco che oggi ha ripreso a lavorare sul campo seguendo il programma di recupero e Riccardo Marchizza che rientrerà ad Avellino soltanto giovedì da Udine per effettuare una seduta di scarico.

Insomma per il Ferguson del Piave si preannunciano notti insonni, anche se Lorenzo Laverone appare recuperabile per l’esterna del “Sandro Cabassi”. Riccardo Marchizza, anche se lontano dal gruppo quasi per l’intera settimana di lavoro, è l’unica soluzione sulla corsia mancina. La consolazione è offerta dal pieno recupero di Marco Migliorini che tornerà ad affiancare al centro Pierre Ngawa. Dubbi invece su quello di Angelo D’Angelo, impegnato in un lavoro specifico con e senza pallone per la caviglia quasi guarita dal pestone di Alberto Cerri del 9 aprile in Avellino-Perugia. In mediana pertanto spazio ancora a Francesco Di Tacchio e Carlo De Risio.

La tentazione di Claudio Foscarini si chiama 4-2-3-1 con Bryan Cabezas e Salvatore Molina esterni con il piede invertito e Leonardo Morosini fantasista alle spalle del rientrante Luigi Castaldo. Così facendo, Davide Gavazzi verrebbe gestito in modo da averlo a disposizione al meglio delle sue forze per il turno infrasettimanale del Primo Maggio contro il Cittadella. L’alternativa è rappresentata dalle due punte in linea per un 4-4-2 classico con il bomber di Giugliano e Raul Asencio sulla linea avanzata. Soufiane Bidaoui continua a lavorare in disparte perché la spalla non gli dà garanzie di tenuta: il suo allenatore lo ha coinvolto nel lavoro di gruppo soltanto come sponda nelle esercitazioni con il pallone.