Tempo di bilanci e di proiezione futura per i calciatori ceduti in prestito dall’Avellino. Soltanto uno di loro potrebbe far parte della rosa 2015/2016.
Avellino – E’ calato il sipario sulla stagione regolare della Lega Pro che ha premiato Novara, Teramo e Salernitana per il salto di categoria diretto. La terza divisione italiana ha prestato il fianco alla volontà dell’Avellino di cedere alcuni elementi della rosa destinati a tornare in biancoverde dal primo luglio. Agrodolci le esperienze vissute dai quattro calciatori distribuiti equamente tra il girone B ed il girone C. La società di patron Walter Taccone sembra avere già le idee chiare sul loro futuro.
DEMIRO POZZEBON. Ceduto a gennaio dopo gli arrivi di Marcello Trotta e Benjamin Mokulu, il centravanti acquistato la scorsa estate dall’Olbia non ha sfigurato tra le fila dell’Aquila. 12 le presenze condite da 3 marcature con la maglia dei rossoblu che fino a un certo punto della stagione hanno lottato per un posto nei play-off. L’Avellino riavrà a corte un calciatore certamente più maturo grazie ad una parentesi nel professionismo in grado di assicurargli una discreta continuità. Il club biancoverde sembra intenzionato a trattenerlo non come primissima scelta nel reparto avanzato e con un occhio al contratto in scadenza nel 2016.
EUGENIO ROMULO TOGNI. Croce in Irpinia, delizia in Emilia-Romagna. L’ex Pescara ha vestito i panni del trascinatore alla Spal che lo ha prelevato in prestito secco verso la fine del calciomercato estivo. 29 presenze e 3 reti per il regista brasiliano con i biancazzurri, che hanno chiuso la stagione a tre punti dal terzo posto occupato dalla Reggiana. Alle porte c’è il terzo ed ultimo anno di contratto con l’Avellino, pronto a liberarsi di un calciatore dall’ingaggio esoso e che non ha mai legato con l’ambiente.
ANDREA ARRIGHINI. Nemo propheta in patria, compreso l’attaccante che ha fatto faville in passato al Pontedera. L’Avellino lo ha accontentato cedendolo al Pisa dopo un girone d’andata con tante ombre al “Partenio-Lombardi”. A due passi da casa, l’attaccante classe ’90 non è riuscito a riscattare una prima parte di annata piuttosto deludente, mettendo a segno soltanto 2 reti in 17 apparizioni con la casacca nerazzurra. Il club toscano con ogni probabilità lo lascerà andare rinunciando al diritto di riscatto fissato intorno ai 250mila euro. L’Avellino, che in estate gli ha fatto firmare un quadriennale, potrebbe decidere di concedergli una nuova chance in prestito.
SIMONE PETRICCIUOLO. In teoria la sua stagione non è terminata, visto che l’Aversa Normanna, che lo ha prelevato a gennaio, lotterà sul fronte play-out con l’Ischia, ma nei fatti lo è da quando Salvatore Marra ha deciso di non puntarci più. 6 presenze nella prima parte del girone di ritorno, poi improvvisamente il laterale classe ’95 è finito nel dimenticatoio. Eppure su di lui a gennaio si era concentrata l’attenzione del ct dell’Under 20 Alberigo Evani, che lo aveva convocato per uno stage. L’Avellino crede nelle sue potenzialità e lo riabbraccerà prospettandogli di continuare altrove il percorso di crescita interrotto in Terra di Lavoro. L’accordo ha durata fino al 2017.