Dalla Figc una nuova proroga: l’Avellino respira

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di Claudio De Vito. Sono ore febbrili in casa Avellino dove a tenere banco è il tira e molla societario. Mentre i consulenti di Luigi Izzo analizzano la documentazione inviata ieri sera da Nicola Circelli, dalla Figc è arrivata un’ulteriore proroga per la presentazione degli incartamenti utili ad attestare la piena adesione al parametro di liquidità su base triennale da parte della compagine societaria nella sua interezza.

Il termine inizialmente fissato per la fine di questa settimana è stato prorogato di tre giorni e dunque scadrà mercoledì 12 febbraio. La Commissione federale ha risposto positivamente alla richiesta dell’Avellino motivata con l’oramai probabile rimpasto societario. Dal canto suo, la Commissione si è mostrata comprensiva nei confronti dell’Avellino considerando l’impossibilità di rilasciare le attestazioni del caso da parte degli istituti bancari tra le giornate di sabato e domenica.

Il regolamento varato dal Consiglio Federale prevede che ogni socio in quota pari ad almeno il 10% debba prestare le garanzie finanziarie alla Figc relativamente all’indice di liquidità. In alternativa può farlo anche un socio per tutti. E’ ciò che ha fatto parzialmente Luigi Izzo: garantire per la sua area e non anche per l’altra metà del pacchetto di quote in virtù della querelle in atto. Resta comunque uno scenario in piedi qualora lo stallo dovesse permanere a ridosso del nuovo termine federale.

Salvo clamorosi colpi di scena, Luigi Izzo si approprierà del 50% detenuto ora da Nicola Circelli, Ciriaco Cusano e Andrea Riccio salendo così al 75%. Il riassetto delle quote, che prevederebbe la permanenza del restante 25% in capo a Renato De Lucia e Sabatino Autorino con equa ripartizione, eviterebbe al club biancoverde di dover presentare i documenti finanziari per quei soci attualmente in uscita che ancora non hanno provveduto a “rasserenare” gli organi federali. In caso di mancato rispetto dei parametri federali, il cambio di proprietà non verrebbe omologato – non sarebbe riconosciuto dalla Federazione – e di conseguenza si assisterebbe ad un nuovo blocco gestionale.

L’Avellino respira ma Luigi Izzo deve comunque accelerare in giornata per la resa dei conti con la sponda Circelli anche in virtù delle prossime scadenze: gli stipendi e i contributi relativi ai mesi di novembre e dicembre da saldare entro la settimana prossima (300mila euro), le vertenze con i quattro ex calciatori che andranno pagati entro inizio marzo (circa 12mila euro), gli stipendi di gennaio e febbraio entro il 16 marzo (altri 300mila euro) e ancora resta in ballo la prima rata Sidigas di 148mila euro, importo però da rimodulare alla luce dei debiti della precedente gestione emersi.