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Avellino Calcio – Fasce ridotte all’osso: cambio di modulo obbligato per Tesser

Sarà un Avellino ancora una volta decimato quello che domani pomeriggio si presenterà a Cesena. I lupi sono reduci dal poker di successi ottenuti contro Pro Vercelli, Virtus Lanciano, Como e Virtus Entella ma dovranno affrontare l’esterna romagnola con ben sette infortunati.

Tavano e Visconti, già dati al rientro nel 2016, sono infatti in buona compagnia in infermeria con D’Angelo, D’Attilio, Nica, Nitriansky e Zito che sono finiti ko a cavallo di Natale. Per fortuna di Attilio Tesser recuperano sia Biraschi e Soumarè, anche se il tecnico biancoverde domani dovrà portare con sé in panchina entrambi i portieri di riserva Offredi e Bianco.

Tesser ha ammesso di aver provato nel breve lasso di tempo dalla Vigilia di Natale alla vigilia di match un paio di soluzioni: il canonico rombo e il 5-3-2. Alla fine dovrebbe prevalere quest’ultimo. Lo impone l’emergenza sulle fasce dove tra l’altro ci saranno da rintuzzare i tentativi di uomini del calibro di Garritano e Ragusa nel tridente offensivo disegnato da Massimo Drago.

Così facendo, il mancino Maxime Giron, che a gennaio emigrerà verso Melfi con Soumarè, sarebbe più a suo agio con Simone Petricciuolo, riabilitato dopo l’espulsione di Trapani, ad agire sul versante opposto. Al centro Biraschi, di nuovo titolare dopo quaranta giorni, con Ligi perno centrale e sul centrosinistra Chiosa che per forza di cose perderà – a prescindere dall’atteggiamento tattico – al suo fianco Jidayi, fido compagno di reparto nelle ultime sei occasioni.

Il mediano ex Juve Stabia infatti serve come il pane in mezzo al campo a Tesser privo del mix di muscoli e polmoni assicurato da capitan D’Angelo. Jidayi riprenderà posto davanti alla difesa con Arini e Gavazzi interni. In avanti, Trotta e Castaldo, coppia gol ritrovata alla quale Mokulu, non ancora al meglio, farà da rincalzo.

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