L’Avellino esce sconfitto a testa alta soltanto ai rigori contro i catalani: rivivi tutte le emozioni della serata nel fotoracconto di Francesco Luciano.
Non brillante ma coriaceo e combattivo quanto basta per far sorridere Attilio Tesser. Al banco di prova Espanyol era lecito non attendersi un Avellino propositivo che tuttavia ha saputo contenere per novanta minuti l’avversario più quotato sul piano tecnico e più avanti con la preparazione.
Alla fine ci sono voluti i calci di rigore per assegnare il secondo Memorial “Nicola Taccone”, finito ancora in mani straniere dopo il successo del Bordeaux nell’edizione dello scorso anno. La formazione biancoverde ha giocato una partita diligente riuscendo a limitare gli spagnoli abili nella rapida circolazione del pallone ma inconcludenti con Caicedo a pochi passi dalla porta. L’attaccante ecuadoregno ha fallito due clamorose occasioni davanti a Frattali, miracoloso nella prima circostanza a tu per tu e poi graziato con la porta sguarnita.
L’Avellino dal canto suo si è proposto con rapide ripartenze orchestrate dall’inesauribile Gavazzi, uno dei migliori tra le fila degli irpini insieme a Biraschi e allo stesso Frattali, protagonista con tre interventi di livello. Il fedelissimo di Tesser si è rivelato fondamentale negli inserimenti palla al piede in un connubio di corsa e doti tecniche che ha strappato gli applausi del pubblico sulle gradinate.
Nella ripresa spazio alla girandola delle sostituzioni con i soli Frattali, Biraschi e Arini a rimanere in campo fino al triplice fischio. L’Avellino è cresciuto alla distanza proponendosi con maggiore insistenza grazie alla vivacità di Soumarè dietro le punte e a Mokulu che su azione da corner è andato vicino alla marcatura di testa.
Nella lotteria dei calci di rigore, l’errore di Tutino, che ha sparato sopra la traversa, ha spianato la strada al successo dei catalani certificato dall’errore di D’Attilio, il cui tentativo è stato murato da German. E’ stato Victor Alvarez a mettere la parola fine alla sequenza dei tiri dagli undici metri e a ricevere il trofeo direttamente dal presidente Walter Taccone.
Avellino-Espanyol 2-4 d.c.r. (0-0 tempi regolamentari)
Sequenza rigori: Arini (A) gol, Alex (E) gol, Castaldo (A) gol, Perez (E) gol, Tutino (A) fuori, Jordan (E) gol, D’Attilio parato (A), Victor Alvarez (E) gol.
Avellino (4-3-1-2): Frattali; Nitriansky (10′ st Nica), Biraschi, Ligi (35′ st Chiosa), Visconti (15′ st Giron); Gavazzi (44′ st Tutino), Arini, Schiavon (15′ st D’Attilio); Insigne (15′ st Soumarè); Trotta (10′ st Mokulu), Tavano (19′ st Castaldo).
A disp.: Bianco, Offredi, Cuomo.
All.: Attilio Tesser
Espanyol primo tempo (4-2-3-1): Pau Lopez; Rober, Alvaro Gonzalez, Lluis Lopez, Fuentes; Victor Sanchez, Javi Lopez; Montanes, Salva Sevilla, Burgui; Caicedo.
Espanyol secondo tempo (4-2-3-1): Pau Lopez (16′ st German); Arbilla, Raillo, Caballé, Duarte; Abraham, Canas; Hernan Perez, Alex (30′ st Jordan), Victor Alvarez, Mamadou.
All.: Sergio Gonzalez
Arbitro: Federico La Penna della sezione di Roma 1
Guardalinee: Emanuele Prenna di Molfetta e Francesco Di Salvo di Barletta.
Note: presenti sugli spalti 2 mila spettatori circa; angoli 1-7.