Ha fatto le valigie ed è partito lasciandosi alle spalle un’espulsione, la quarta e la più discutibile della stagione, incassata contro il Perugia. Rodrigo Ely si è tuffato con un pizzico di amarezza nella seconda avventura con la Selezione Olimpica del Brasile, dopo quella di novembre in cui giocò il Torneo Internazionale in Cina, a Wuhan. Il difensore che il Milan scovò nel Gremio nel 2010, nella precedente convocazione ha collezionato una presenza (contro la Corea del Sud) su tre impegni della manifestazione archiviata al primo posto. Dopo essere stato snobbato dall’azzurro, che lo ha visto capitano con l’Under 19 dell’allora ct Alberigo Evani e nel giro dell’Under 20, il centrale difensivo dell’Avellino ha risposto presente alla forte considerazione che nutre nei suoi confronti il selezionatore dell’Under 23 verdeoro Alexandre Gallo.
Dedizione. “Ogni chiamata in nazionale è importante” ha fatto sapere Ely dall’Hotel Golden Tulip Porto Vitoria sede del ritiro della Seleçao Olimpica nel cuore dello stato di Espirito Santo. “Siamo tutti consapevoli del valore della casacca verdeoro – ha aggiunto il difensore biancoverde sulle orme dei grandi dell’ultimo ventennio nel suo ruolo: Aldair, Alex, Lucio e Thiago Silva – Dovremo dimostrare la massima dedizione”. Il calendario prevede due appuntamenti con i pari età del Paraguay domani alle 21:30 ora locale (allo stadio Kleber Andrade di Vitoria dove la squadra si allena da inizio settimana) e quelli del Messico domenica alle 17 locali.
Ascesa. Gallo è intenzionato a schierarlo dal 1’ contro i paraguayani. Il commissario tecnico brasiliano lo ha infatti provato in allenamento al centro della linea a quattro accanto al difensore del Vitesse Wallace. Il modulo sarà il 4-2-3-1 con il laziale Felipe Anderson ed il blaugrana Rafael Alcantara nel perimetro fantasia. Per Ely un altro step verso le Olimpiadi di Rio de Janeiro del prossimo anno che oramai ha in pugno e poi i Mondiali del 2018 con la Seleçao. L’obiettivo del Brasile è indossare sul petto per la prima volta la medaglia d’oro: finora “soltanto” tre argenti e due bronzi in bacheca.
Limite. Il suo procuratore Mino Raiola lo ha definito il Pogba dei difensori. Lo vuole la Juventus, ma anche il Milan sembra essersi fatto avanti per riaverlo in organico per la prossima stagione. A giugno, Ely tornerà nelle mani del proprio agente che sarà libero di piazzarlo al miglior offerente. L’Avellino può esercitare il diritto di riscatto ad una cifra capace di corrispondere soltanto con il salto di categoria. Il rovescio della media però è rappresentato dai forti limiti mentali messi a nudo dal poker di cartellini rossi collezionato quest’anno. L’azzeramento del deficit di concentrazione, porta automaticamente l’ex rossonero a non essere costante nel rendimento sia nei novanta minuti che nell’arco di un’intera annata, completerebbe un notevole bagaglio tecnico in vista del definitivo salto di qualità.