Uno show dentro e fuori dal campo. Ad offrirlo Antonio Zito che, consapevole in partenza del clima ostile che avrebbe trovato al Partenio-Lombardi, non ha lesinato di offrire lampi del suo carattere sui generis.
Il suo derby è iniziato intorno alle 13:40, quando per primo è sceso dal bus della squadra parcheggiato nel piazzale dirigendosi verso gli spogliatoi. E’ stato lui a fare da apripista ai suoi compagni di squadra verso quegli spogliatoi che lo hanno avevano ospitato fino a dieci giorni fa. Il tempo di salutare qualche amico e poi dritto in campo per la prova fischi che Zito, come da abitudine anche in biancoverde, ha esorcizzato con la musica neomelodica napoletana nelle orecchie.
Qualche minuto di sosta sul terreno di gioco, poi il rientro nel tunnel con il primo assaggio scandito dai pugni chiusi rivolti al settore ospiti ancora semivuoto in segno di sfida ai suoi ex tifosi. Quanto è bastato per arroventare un clima già di per sé incandescente. Ed ecco allora puntuale lo striscione “Zito C’é sso” con il rimando al noto marchio di birra attraverso un curioso gioco di parole.
Al pronti via della gara, però, Zito è andato vicino a sbeffeggiare i diecimila che aveva contro con il colpo di testa spedito di poco alto da ottima posizione. Un brivido glaciale lungo la schiena dei sostenitori di casa che lo hanno beccato a più riprese ad ogni tocco di pallone.
Il secondo colpo di testa a inizio secondo tempo, ma in senso figurato, quando Zito ha deciso di partecipare alla colorata coreografia della Curva Sud. Nasca ha sospeso il gioco per allontanare dal terreno di gioco alcuni fumogeni: Zito ne ha presi un paio simulando di fumarli. Non contento, ha raccolto anche una bottiglietta d’acqua venuta giù dagli spalti sorseggiandone il contenuto. Il delirio assoluto, l’ennesimo guanto di sfida lanciato sulle tribune. Il sipario è calato al 24′ della ripresa quando Vincenzo Torrente lo ha richiamato in panchina stanco ed esausto alla luce della sua precaria condizione fisica. Zito è uscito di scena con l’ultimo carico di fischi e con la Salernitana che poco dopo sarebbe stata colpita da Marcello Trotta. Game over per l’ex di turno promotore – va sottolineato – di correttezza e fair play in campo contro i suoi ex compagni di squadra, in primis Gigi Castaldo che al triplice fischio ha brindato con la birra offerta dal suo partner di bevute (responsabili).