Avellino Calcio – Dal ripescaggio al sogno Serie A: il segreto del Vicenza si chiama Marino

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Pasquale Marino Vicenza Calcio
Pasquale Marino Vicenza Calcio

Il tecnico siciliano si è rivelato la vera arma in più dei biancorossi condotti per mano fino al terzo posto: è la rivincita del suo calcio totale.

Se il Vicenza si trova lassù, una buona parte del merito va ascritto a Pasquale Marino. Chiamato in corso d’opera per raddrizzare una stagione iniziata a singhiozzo dopo la tribolata vicenda ripescaggio, il tecnico di Marsala è andato ben oltre, regalando una serie di risultati che hanno stimolato l’appetito della piazza biancorossa.

Il popolo vicentino sogna il ritorno ai livelli di fine anni Novanta, quelli dell’impennata di entusiasmo generata dalla vittoria della Coppa Italia prima (1997) e dalla cavalcata europea fino alla semifinale di Coppa delle Coppe con il Chelsea (1998).

A seguire, una breve altalena tra massima serie e cadetteria, quest’ultima salvata incredibilmente nel 2005 e nel 2012 grazie al paracadute del reintegro in organico giunto in soccorso dell’estromissione ai play-out con Triestina ed Empoli sul campo.

Rendimento. Le 23 giornate di Marino hanno fruttato al Vicenza la bellezza di 43 punti. L’erede di Giovanni Lopez ha esordito l’1 novembre perdendo a Carpi, squadra che lo ha battuto anche al ritorno. Solamente quattro i ko – gli altri due in casa di Virtus Entella e Frosinone – durante una gestione che ha prodotto una media inglese quasi perfetta.

43 infatti i punti in magazzino, 25 dei quali infilati nel pallottoliere durante la serie positiva di poco più di due mesi durata fino alla battuta d’arresto imposta dal Carpi lo scorso 28 marzo. All’interno della striscia utile di undici partite, ben sei successi consecutivi, compreso quello di prestigio in casa del Bologna.

Approccio totale. Il Vicenza è tornato a galla con la ricetta della casa Marino. Il 4-3-3 praticato dal tecnico lo scorso anno a Pescara è l’esaltazione del calcio totale, partecipato da tutti gli effettivi dello scacchiere tattico.

Il vice capocannoniere del torneo Andrea Cocco brilla di luce riflessa grazie ai rifornimenti di esterni offensivi come Stefano Giacomelli e Lorenzo Laverone – senza dimenticare il rientrante Antonino Ragusa – capaci allo stesso tempo di dare una mano alla squadra in fase di non possesso.

A 360 gradi anche il lavoro delle mezz’ali Federico Moretti e Antonio Cinelli, angeli custodi del regista Davide Di Gennaro: per loro parlano gli inserimenti con o senza palla e la quantità al servizio del collettivo quando si difende.

La falange di Marino è ben organizzata e concede poco, soprattutto al “Menti” con 11 reti subite. All’andata in Irpinia ha attaccato con l’impostazione di base e difeso coralmente con l’abbassamento delle ali del tridente.

Rivincita. Gli esoneri di Parma, Genova e Pescara non hanno scalfito la determinazione di Marino, convinto di ripartire con i giusti stimoli da Vicenza.

L’escalation di risultati sulla panchina biancorossa hanno riabilitato l’artefice del miracolo Catania e del ritorno in Europa dell’Udinese.

Un allenatore evidentemente scaricato troppo presto dal calcio italiano si sta riprendendo la scena. L’Avellino, dal canto suo, è pronto a mettere il bastone tra le ruote all’ascesa sua e del Vicenza.

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