Metti una cena a casa D’Agostino: l’Avellino si carica a tavola

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di Claudio De Vito. Zero tensioni, anzi il mero piacere della convivialità condivisa da tutte le componenti dell’Unione Sportiva Avellino nella fase di rilancio delicata per tanti aspetti. La cena organizzata ieri sera a casa D’Agostino ha contribuito a rasserenare gli animi del gruppo alle prese con una preparazione insolita in vista della lotteria playoff, ma anche con la questione relativa ai contratti in scadenza.

Argomento che evidentemente non turba più i diretti interessati perché tra una portata e l’altra alla corte del patron si è creata l’occasione per fornire le rassicurazioni del caso. Non appena infatti saranno disponibili gli appositi moduli per sottoscrivere i prolungamenti di contratto – che la Figc ha previsto fino al 31 agosto – si definiranno le 22 situazioni (out per ovvi motivi Dini, Charpentier e Karic) precarie al 30 giugno facendo con ogni probabilità ricorso agli accordi ad obiettivi.

Ma è chiaro che tutti vogliono giocarli al massimo dello sforzo questi playoff che oltre a misurare l’ambizione, offrono proprio agli elementi in scadenza la possibilità di mettersi in mostra per strappare un nuovo contratto. Niente scherzi allora, anche se il vuoto normativo federale resta ed il mancato accordo collettivo tra Federcalcio e Aic sta creando non pochi grattacapi. Restano però anche i sorrisi di una serata vissuta tutti insieme appassionatamente prima di serrare i ranghi ed entrare in clima da grande appuntamento.

Oggi la truppa di Ezio Capuano sarà a riposo ma sosterrà il sesto ciclo di tamponi, mentre si attendono ancora gli esiti del quinto. Domani la ripresa con vista su Terni o Catanzaro, sul 30 giugno o l’1 luglio. Sono le coordinate impazzite per centrare la prima di sei imprese. Follia pura, ma la spensieratezza a volte può giocare brutti scherzi. Agli altri.