Nel giorno della richiesta di esclusione dal campionato formulata dalla Procura Federale all’indirizzo dell’Avellino, la Curva Sud sigla il patto d’acciaio con i calciatori biancoverdi per uscire dalla crisi. Alcuni esponenti del tifo organizzato hanno incontrato la squadra prima del ritiro pre-partita, maturando al termine dell’incontro a volontà di rendere effettiva la pace di Cittadella con un comunicato a firma del direttivo.
“Per l’ennesima volta ci mettiamo la faccia, spinti dalla passione e dal senso di responsabilità -si legge nel comunicato- Abbiamo capito che una società incapace e sotto molti aspetti inesistente non solo nuoce alla tifoseria ma nuoce anche ai giocatori. Gli stessi vivono una situazione sicuramente delicata e, in questo momento, la curva ha l’obbligo di essere il loro punto di riferimento, per evitare un abbandono che danneggerebbe tutti, soprattutto noi che viviamo per questi colori.
Siamo prima uomini e poi ultras. Dinanzi alle difficoltà non giriamo le spalle a nessuno, figuriamoci a chi indossa le nostre maglie. Spesso li abbiamo criticati e fatto oggetto di cori offensivi ma ora hanno bisogno di noi e noi di loro per vincere le partite.
Da adesso in poi a partire da sabato contro l’Ascoli -prosegue la nota dell’anno Curva Sud – li vogliamo sotto la curva, per guardarli negli occhi e vedere la loro grinta e allo stesso tempo speriamo che capiscano quello che noi proviamo e quello che vorremmo trasmettergli e cioè la la nostra rabbia e il nostro massimo supporto, con tutta la voce che possiamo e tutto il cuore che abbiamo. Questa sarà la linea fino a fine stagione salvo stravolgimenti legati a fatti o episodi nuovi. Se poi la squadra sul campo non risponderà come deve, beh a quel punto, i fischi se li meriteranno tutti.
Prima e durante la partita noi daremo il massimo. Invitiamo gli altri settori dello stadio a fare altrettanto e a capire il momento. Siamo sicuri che questa nostra scelta sia la cosa più giusta da fare.”