VIDEO/ Avellino Calcio – Stadio Partenio, Taccone e il Comune ripartono da zero

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Una fumata grigia tendente al nero quella che si è levata da Piazza del Popolo al termine del tavolo tecnico riguardante lo stadio Partenio-Lombardi attorno al quale si sono seduti l’Unione Sportiva Avellino, il Comune e la Lega di B, quest’ultima rappresentata dal presidente Andrea Abodi. Fugace la sua presenza ad Avellino: il colloquio con le parti in causa nel ruolo di garante-mediatore è durato un’ora scarsa per via di un aereo che lo attendeva a Napoli alle 14:15 con direzione Milano. Il capo della Lega cadetta ha dato appuntamento a tutti alla prossima settimana in Irpinia.

Il summit ha preso il via poco prima delle 12:30 senza il sindaco Paolo Foti, a Roma per impegni istituzionali. In rappresentanza dell’amministrazione comunale la parte politica con gli assessori Paola Valentino (Patrimonio) e Costantino Preziosi (Lavori Pubblici) ed i dirigenti dei rispettivi settori, ed il delegato allo Sport Giuseppe Giacobbe. Per l’Avellino, il presidente e amministratore unico Walter Taccone si è presentato scortato come al solito dai suoi architetti Vincenzo Maria Genovese e Marco Speranza.

Si riparte da zero. E’ lo slogan con cui si può riassumere la due ore circa di lavori in Piazza del Popolo. Azzerato tutto: dalla richiesta di 800mila euro e passa per i fitti pregressi della struttura dal 2009 ad oggi, pervenuta dall’assessore Valentino durante il Questione Time di una settimana fa sotto la pressione incalzante dell’opposizione, al credito di oltre un milione vantato da Taccone per i lavori effettuati allo stadio dal 2013.

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Walter Taccone e Andrea Abodi al tavolo tecnico con i rappresentanti dell’amministrazione comunale

“Non siamo assolutamente in contrapposizione” ha rimarcato Taccone al termine della riunione fiume che ha sancito un sostanziale nulla di fatto. “Il Comune farà le sue valutazioni con i nostri tecnici per trovare una soluzione ottimale in merito ai lavori che abbiamo effettuato nel 2013, nel 2014 e nel 2015 – ha spiegato – quelli di quest’anno sono stati di nostra competenza come noto. L’installazione del sintetico ci è stata autorizzata a nostre spese. C’è sinergia tra le parti per evitare che l’amministrazione vada incontro a problemi con un organo superiore e per cercare che noi veniamo penalizzati il meno possibile rispetto ai soldi sborsati. Se il Comune dovrà dare un euro all’Avellino, vorrà dire che lo andremo ad ammortizzare sui prossimi canoni”.

“Possiamo definirlo un punto di partenza, non sappiamo dire al momento chi è debitore e creditore” ha precisato il massimo dirigente del sodalizio biancoverde gettando acqua sul fuoco rispetto al muro contro muro della settimana scorsa sull’argomento stadio.

“E rivedremo anche la convenzione per far fronte al peccato originale della manutenzione straordinaria, nel senso per stabilire a chi spetti” ha annunciato Preziosi spalleggiando Taccone che ha aggiunto: “Saranno i nostri avvocati a riscrivere tutto nella maniera più esaustiva possibile. L’errore nelle convezioni del 2009 e del 2013 probabilmente ha riguardato il fatto che fossero state elaborate solo da dirigenti”.

Convenzione che prevede la possibilità di compensazione tra i costi sostenuti per i lavori da parte dell’Avellino e il dovuto al Comune per i canoni, contrariamente alla delibera commissariale 210. “Noi facciamo riferimento alla convenzione perché è un documento bilaterale sottoscritto dalle parti – ha chiarito Taccone sgombrando il campo da ogni dubbio – l’atto del commissario è unilaterale. Si può procedere alla compensazione nella maniera più assoluta. In ogni caso restiamo a disposizione del Comune per verificare l’attivo e il passivo”. Alla prossima puntata del contenzioso (ammorbidito) stadio.