Avellino Calcio – Da Ciano a Nitriansky: la soluzione da fermo è tornata vincente

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L’uomo meno atteso ma che alla fine si è rivelato il più efficace su calcio da fermo. A Milan Nitriansky va ascritto un doppio merito: innanzitutto quello di aver regalato i tre punti all’Avellino in quel di Como ed in secundis quello di aver posto fine ad un lungo digiuno di gol su calcio piazzato diretto. Provvidenziale il primo e assolutamente non trascurabile il secondo.

L’Avellino infatti non trovava la via del gol direttamente su punizione dal lontano 25 maggio del 2014 quando Camillo Ciano esultò su una magistrale esecuzione dal limite nel 3-0 inflitto alla Reggina. Dopo il suo mancino, il nulla per un anno e mezzo e oltre, almeno in campionato. Ci aveva pensato infatti Demiro Pozzebon ad andare a segno da fermo con una precisa conclusione che fruttò la qualificazione in Tim Cup a Bari il 23 agosto sempre dell’anno scorso.

Per tutto il campionato 2014/2015 e quasi per metà del torneo in corso, l’Avellino non è mai riuscito a fare breccia nella porta avversaria con un’intuizione su punizione, bensì soltanto sfruttando la ribattuta del portiere (come Vergara che a Latina ribadì in rete la respinta di Farelli sul sinistro di Visconti).

Quest’anno ci si aspettava il primo brindisi da Insigne, Tavano, Zito, Visconti o Giron, ma non certo da Nitriansky, esecutore a Como di una traiettoria potente e precisa indirizzata sotto la traversa. L’uomo meno atteso in tutti i sensi, anche per sfatare il tabù della punizione diretta.

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