Il gol non ha età, la fedeltà non conosce contratto. Luigi Castaldo sa bene come coniugare questi due concetti, entrambi espressioni del suo inscindibile sodalizio con l’Avellino. Il primo è elementare ed è certificato dall’ultima roboante annata: in 41 partite ben 16 marcature che soltanto per l’arcinota questione di centimetri del “Dall’Ara” non sono diventate 17. E’ l’high stagionale assoluto della sua carriera che a 33 anni ha subito un ulteriore slancio.
L’Avellino infatti ha deciso di prolungargli il contratto, già rinnovato a giugno scorso fino al 2017, di un altro anno (scadenza 30 giugno 2018). Un attestato di stima per l’uomo ed il professionista Castaldo che dal 2012 non si è mai risparmiato andando sempre in doppia cifra e diventando un autentico uomo squadra. A ciò però la società biancoverde ha abbinato l’esigenza di spalmare l’ingaggio del bomber di Giugliano colpito lo scorso 27 luglio dalla pesante squalifica di quattro mesi per i fondi neri percepiti ai tempi della Nocerina.
L’utile e il dilettevole insomma, annunciato ieri ai microfoni di Irpinianews direttamente dal direttore generale Massimiliano Taccone che ha in qualche modo alleviato la sofferenza per la lontananza dal campo del suo attaccante.
Per Castaldo si tratta di un rinnovo a vita. Il suo nuovo contratto scadrà all’età di 36 anni. Un atto d’amore per un matrimonio che fa felici tutti, in primi i tifosi che hanno fatto dell’ex Nocerina un vero e proprio idolo, il “dies” made in Irpinia di fronte al quale si è “arreso” anche Francesco Tavano giunto da Empoli con velleità di sottrazione dell’ambito numero di maglia.
Castaldo inizierà il suo campionato ad autunno inoltrato e avrà meno giornate a disposizione per raggiungere la doppia cifra, ma continuerà a vestire i panni del leader dell’Avellino.