Nuovi sviluppi nel procedimento che vede coinvolti otto tifosi dell’Avellino per il danneggiamento dell’auto sulla quale viaggiavano nei pressi dello stadio alcuni dirigenti del Verona, tra i quali il presidente Maurizio Setti e Luca Toni. Un vetro rotto e tante polemiche da quell’11 febbraio con tanto di divieto di trasferta in occasione della successiva trasferta a Cittadella.
Non hanno commesso il reato ma gli otto sostenitori biancoverdi restano comunque indagati. Nell’ordinanza del Gip del Tribunale di Avellino Giovan Francesco Fiore si legge: “Non c’è alcun elemento per affermare che gli 8 indagati abbiano preso parte all’aggressione nei confronti dell’auto del presidente Setti: nessuno li ha visti fare ciò, i fotogrammi delle telecamere di sorveglianza della macelleria non sono utili allo scopo, e molte delle SIT raccolte dai difensori scagionano totalmente alcuni di essi; anzi diversi soggetti hanno visto Iannuzzi Francesco interporsi per calmare i facinorosi e tutelare l’incolumità dei passeggeri della Bmw”.
Gli otto tifosi, che sul piano amministrativo restano destinatari di Daspo, non sarebbero gli autori del reato (decadrebbe l’accusa di danneggiamento e violenza privata) ma adesso sarebbero indagati per favoreggiamento. Conclamata l’insufficienza di prove da parte del Gip Fiore che nell’ordinanza ha emesso la prosecuzione delle indagini per i prossimi 4 mesi”.
In merito alla vicenda, abbiamo ascoltato uno degli avvocati degli ultras, Costantino Sabatino che, ad Irpinianews, ha dichiarato: “Il caso non è chiuso. Il procedimento è ancora in corso. Gli otto tifosi irpini – seguiti anche dall’avvocato Fabio Tulimiero – sono stati esclusi dal coinvolgimento nei fatti violenti che portarono alla rottura del finestrino dell’auto che trasportava il presidente del Verona Setti, il dirigente Luca Toni ed altri due dirigenti del Verona Calcio”.
“Saranno visionati dei filmati appartenenti alle videocamere di sorveglianza di alcuni locali commerciali situati nella zona del presunto atto vandalico. Il Gip – continua Sabatino – ha disposto la proroga delle indagini per altri 4 mesi. Setti, Toni e gli altri due occupanti, saranno ascoltati di nuovo e dovranno tornare ad Avellino per fornire le loro testimonianze”.
di Anna Vecchione