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Avellino, Capuano vara il fantasista e attende l’attaccante

di Claudio De Vito. Almeno numericamente l’Avellino si presenterà a Bisceglie con qualche patema d’animo in meno. Al netto degli infortunati di lungo corso, senza squalifiche e con gli innesti delle ultime ore abbinati agli altri effettuati in questa finestra di mercato, non ci sarà abbondanza ma nemmeno emergenza. Una roba del genere Capuano probabilmente non l’ha mai conosciuta da quando siede sulla panchina biancoverde. Dopo la sosta sicuramente: basta considerare, tra gli altri, gli straordinari chiesti a Laezza in ruoli non di sua competenza. Il difensore tornerà però a fare il suo mestiere accanto a Zullo e Bertolo, con Illanes che si accomoderebbe in panchina.

Il test con il Solofra – terminato 5-0 in favore dei lupi grazie alla doppietta di Albadoro e alle reti di Izzillo, Evangelista e Celjak – ha evidenziato la possibilità di presentarsi in terra pugliese con il 3-4-1-2. Ciò grazie alla duttilità di Izzillo, centrocampista che ha nelle corde la rifinitura oltre agli inserimenti e alle spiccate doti balistiche. Sarà l’uomo chiave pronto naturalmente a dar man forte alla linea mediana in fase di non possesso. Capuano confida nella sua crescita di condizione per introdurre un elemento di novità a sostegno di Micovschi e Albadoro. Un vero lusso se rapportato alle difficoltà dell’ultimo periodo.

Il tecnico biancoverde ha avuto modo di testare ieri anche le condizioni fisiche di Federico che non gioca una partita ufficiale dal 6 aprile dell’anno scorso, quando con il San Martin de Tucuman affrontò il San Lorenzo nella Superliga argentina. Una volta retrocesso in Primera Nacional, il mediano classe ’98 non ha più messo piede in campo né in panchina e ora ha bisogno di immettere gradualmente minuti nelle gambe. Chi invece la gamba ce l’ha e vuole rimetterla al servizio della causa è Parisi, al rientro dalla squalifica sulla corsia mancina, mentre sul lato opposto spazio come al solito a Celjak.

A partire dall’allenamento odierno, il croato – che può comunque essere utilizzato nei tre delle retrovie – avrà un competitor sulla fascia destra, vale a dire Rizzo prelevato in prestito dal Livorno. Il laterale di centrocampo classe ’99, ex capitano della Primavera del Palermo, da titolare può garantire il minutaggio under a patto che con il suo contributo si raggiungano almeno i 270 minuti a partita. Soglia minima che al momento risulta essere un’impresa, a meno che entro le 20 di stasera non venga ingaggiato un titolare italiano nato dal ’98 in poi.

Parametro di età che dovrà appartenere alla punta centrale o al centrale difensivo che Capuano attende. Non invece all’attaccante esterno che sarà di esperienza ed in realtà risponde già al nome di Daniele Ferretti in arrivo a titolo definitivo dal Trapani. In granata l’anno scorso, l’ex Gubbio ha vinto il campionato insieme a Dini. Nella stagione in corso ha giocato poco per via di problemi fisici, che non è chiaro se siano stati risolti o meno. Ha segnato contro l’Ascoli al pronti via. L’ultima volta in campo, il 6 dicembre, ha giocato un tempo a Benevento.

Anche lui è atteso oggi al Partenio-Lombardi dove Capuano dirigerà la seduta pomeridiana con le antenne rivolte verso Milano. Il ds Musa difficilmente riuscirà a tornare in Irpinia con il contratto di Evacuo e anche quello di Lanini, che nelle ultime ore il Parma ha preso dalla Juventus Under 23 per poi girarlo in prestito con ogni probabilità in Serie B. L’ultimo giorno di trattative non sarà agevole per l’Avellino penalizzato in sede di calciomercato dalla querelle societaria.

Sul fronte delle uscite invece si registra il prestito di Carbonelli in Serie D al Trastevere. Il Sudtirol ha messo gli occhi su Karic per il quale però il nodo sarebbe l’ingaggio elevato. Verso il ritorno al Genoa Njie, ieri ai margini del gruppo durante la sgambata del Partenio. Resterebbero da piazzare anche Abibi e Rossetti per i quali gli spazi rispettivamente in porta e a centrocampo si sono definitivamente chiusi. L’estremo difensore, al pari di Palmisano, dovrebbe rescindere. L’obiettivo è soprattutto liberare posti per i prestiti dalle categorie superiori. Il tetto massimo previsto è di sei prestiti (quelli dall’estero non vanno considerati): attualmente sono sette.

 

 

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