Ancora qualche giorno ed il processo sportivo sul calcioscommesse prenderà il via a Roma. Si tratta dell’ennesimo ostacolo stagionale sul piano della giustizia sportiva per l’Avellino, deferito lo scorso 16 dicembre dalla Procura Federale con riferimento alle presunte combine di Modena Avellino (contestata la responsabilità sia diretta che oggettiva) e di Avellino Reggina (responsabilità oggettiva), entrambe disputate nel maggio 2014.
Lunga la lista dei deferiti: oltre al club biancoverde, figurano nell’elenco ben nove tesserati tra i quali l’attuale amministratore unico Walter Taccone e l’attaccante dei lupi Luigi Castaldo, entrambi con addebito di omessa denuncia insieme agli ex Fabio Pisacane, Mariano Arini e Raffaele Biancolino. Armando Izzo, Francesco Millesi, Luca Pini e Maurizio Peccarisi deferiti invece quali autori dell’illecito sportivo (Peccarisi soltanto per la gara con il Modena).
Tutti i deferiti dovranno comparire venerdì prossimo 3 marzo davanti al Tribunale Federale Nazionale per l’udienza del processo sportivo di primo grado. In questa sede la Procura Federale farà le sue richieste, dopodiché sarà emessa la sentenza nel giro di pochi giorni. Il verdetto dovrebbe arrivare tra il 7 e l’8 marzo dal momento che il 6 si terranno le elezioni del presidente della Figc.
L’Avellino sarà difeso dall’avvocato Eduardo Chiacchio, chiamato ancora una volta ed evitare o quantomeno ridurre al minimo le conseguenze negative per la società biancoverde. L’Avellino rischia una penalizzazione in classifica per il campionato in corso contro la quale si potrà ricorrere in appello, grado di giudizio che dovrebbe consumarsi entro fine marzo. Previsto anche un terzo grado davanti al Collegio di Garanzia del Coni fino alla possibilità di adire il TAR del Lazio.