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Calcioscommesse, deferimenti a rischio: la situazione

Roma – Il Tribunale Federale Nazionale ha fissato una nuova udienza il prossimo 7 aprile accogliendo la richiesta formulata dai difensori di parte e allo scopo di garantire il corretto esercizio di difesa. In quella sede proseguirà il dibattimento relativo ai presunti illeciti a carico di alcuni ex calciatori dell’Avellino e del club biancoverde relativi alla stagione 2013/2014.

Due le eccezioni accolte dal TFN. La prima riguarda la violazione del contraddittorio – alla quale tutti i legati hanno aderito – che si è verificata a causa del deposito di ulteriore documentazione da parte della Procura Federale nella giornata di lunedì 27 febbraio, ultimo giorno utile per presentare le memorie difensive.

La seconda eccezione riguarda la perentorietà dei termini procedurali, ossia la violazione del termine di venti giorni previsti dal codice tra l’ultimo atto di indagine e la notifica di conclusione delle indagini. Una violazione che porterebbe addirittura all’improcedibilità dei deferimenti. Sul punto, il TFN non si è espresso riservandosi la decisione.

In tal senso l’8 marzo il Collegio di Garanzia del Coni discuterà due ricorsi presentati dall’avvocato Eduardo Chiacchio che costituirebbero un precedente vincolante a livello normativo. Si discute il rito, vale a dire la procedura: sulla base delle pronunce del Coni, il TFN potrebbe estinguere il procedimento per l’inosservanza dei termini perentori ex articolo 32-ter comma 4. Dunque sarebbe tutto da rifare ma l’avvocato Chiacchio avverte: “La Procura Federale però ritiene che questo caso sia diverso dagli altri in trattazione davanti al Coni”.

Nel corso dell’udienza del primo pomeriggio odierno, la Procura Federale ha chiesto 7 punti di penalizzazione e un’ammenda di 140mila euro per l’Avellino, 6 anni di squalifica con preclusione e 20mila di ammenda a carico di Armando Izzo, Francesco Millesi e Luca Pini. 3 anni di squalifica 50mila euro di ammenda richiesti per un altro ex biancoverde Maurizio Peccarisi.

Chiesti 6 mesi di squalifica e un’ammenda di 30mila euro per omessa denuncia per Fabio Pisacane, Luigi Castaldo, Mariano Arini e Raffaele Biancolino. La sanzione richiesta per Walter Taccone invece è di 9 mesi di inibizione e 45mila euro di ammenda. Richieste che saranno riformulate (potrebbero cambiare) alla luce della fissazione dell’udienza-bis, ma le pronunce del Coni potrebbero far decadere addirittura i deferimenti del 16 dicembre costringendo la Procura Federale ad una loro nuovo formulazione.

 

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