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Calcioscommesse, Chiacchio ci prova: Avellino alla finestra del Coni

La procedura prima del merito. Il processo calcioscommesse che coinvolge l’Avellino sulle partite con Modena e Reggina risalenti al maggio 2014 proseguirà il 7 aprile ma domani è in programma un appuntamento cruciale per quel che riguarda una delle due eccezioni proposte dai difensori di parte.

In prima linea l’avvocato Eduardo Chiacchio, che difende il club biancoverde e alcuni tesserati deferiti con il suo studio (Raffaele Biancolino, Mariano Arini, Luigi Castaldo e Fabio Pisacane), che domani si presenterà dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni per la discussione di alcuni ricorsi presentati nell’ambito del processo sportivo del filone calcioscommesse “Dirty Soccer”.

Il Collegio si pronuncerà sull’improcedibilità dei deferimenti a carico di alcuni tesserati sostenuta da Chiacchio sulla base della violazione del termine di venti giorni tra la chiusura delle indagini e la notifica dell’atto di deferimento. Al Coni si deciderà sulla perentorietà o meno di tale termine. Se il termine dovesse essere giudicato perentorio, Chiacchio farebbe leva sulla pronuncia del Collegio di Garanzia – una sorta di Corte Costituzionale del calcio – per far decadere i deferimenti.

Sarà in ogni caso il Tribunale Federale Nazionale a riservarsi la decisione sull’attinenza del vizio procedurale al processo sportivo riguardante l’Avellino. La Procura Federale ha chiesto 7 punti di penalizzazione per l’Avellino, 3 per la gara con il Modena e 4 per quella con la Reggina, rispetto alla quale però non sarebbero stati individuati i cosiddetti venditori per attuare la presunta combine.

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