Dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – L’Avellino può andare sul sicuro quando gioca contro il Brescia perché Matteo Ardemagni fa gol spesso e volentieri alle rondinelle. Era già accaduto a gennaio con la doppietta del “Rigamonti” ed è successo di nuovo con il colpo di testa che ha dato il là alla rimonta completa sulla squadra di Roberto Boscaglia.
Ed ecco allora che sono diventate dieci i castighi dell’attaccante biancoverde, che da ex atalantino non si è smentito in quello che per lui è come un derby. Ammazza-Brescia sì ma soprattutto bomber che puntualmente ridà vita alle speranze biancoverde nella premiata ditta con Luigi Castaldo.
“Abbiamo sofferto dopo lo svantaggio ma l’importante era portare a casa il risultato – ha spiegato Matteo Ardemagni – il Brescia ci ha messo in difficoltà nel primo tempo imponendo il suo gioco, ma noi abbiamo saputo reagire come abbiamo dimostrato l’anno scorso. Ci abbiamo creduto, si sono creati gli spazi giusti per colpire. Dentro di me sentivo che avremmo potuto vincere la partita”.
Rigore sbagliato a parte, la musica in attacco con Luigi Castaldo è cambiata ma Matteo Ardemagni coccola Leonardo Morosini: “E’ arrivato da poco e deve crescere tanto – ha affermato – ha fatto fatica in questa gara perché si allena da poco con noi”. Un gol importante alla terza ufficiale della stagione con dedica speciale: “Lo dedico a mia sorella che il 17 agosto ha compiuto gli anni”.