Dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – “Potrei cambiare a livello tattico, ho provato sia il 4-4-2 che il 3-5-2, con Bidaoui possiamo rivedere alcune cose”. Così Walter Novellino in buona sostanza annuncia il ritorno al 4-4-2 per recuperare quella spavalderia alla quale Angelo D’Angelo ha fatto riferimento durante la settimana.
Dopo quattro partite si cambia dunque per esorcizzare la crisi di risultati condita da fattori esterni riconducibili alla contestazione, al caso della presunta combine con il Catanzaro e ai rumors legati alla possibile cessione della società da parte di Walter Taccone. “Ma noi siamo concentrati sul campo – ha assicurato un Walter Novellino chiuso a riccio contro qualsiasi spiffero che non riguardi il calcio giocato – sono stufo di sentire certe cose, sono pagato per fare l’allenatore e non i pettegolezzi. Devo fare i fatti”.
“Sono convinto che domani vedremo un buon Avellino – ha annunciato il trainer di Montemarano – abbiamo tutto per risalire in classifica, la partita con il Palermo non è stata bella a livello caratteriale ma ora dobbiamo ricompattarci. Non dimentichiamo le prestazioni di Frosinone e Perugia, nessuno ci ha mai messi sotto finora”.
“Avete visto la Juve come ha giocato ieri sera a Napoli?”. Walter Novellino si prepara a varare nuovamente il 4-4-2 con l’interpretazione del 4-2-3-1 favorita dall’inserimento di Soufiane Bidaoui a sinistra. Il marocchino per rompere gli schemi già dal 1′ e rendere l’Avellino meno prevedibile rispetto agli ultimi tempi. E poi ha ricordato: “Le mie fortune le ho fatte sempre con il 4-4-2”.
Ed allora in porta dovrebbe tornare Ionut Radu. In difesa gli esterni dovrebbero essere Pierre Ngawa e Riccardo Marchizza (in alternativa Lorenzo Laverone a destra con il belga dirottato sul lato opposto). Al centro Marco Migliorini ed Anton Kresic. Francesco Di Tacchio e Angelo D’Angelo tandem davanti alla difesa e Salvatore Molina con Luigi Castaldo e Soufiane Bidaoui nel trio fantasia alle spalle di Matteo Ardemagni.