Claudio De Vito – Giovane e affamato. L’Avellino del futuro prossimo poggerà su queste basi per continuare a calcare il palcoscenico della Serie B ed eventualmente, in un momento successivo, tornare ad occupare i quartieri nobili della classifica.
Il primo acquisto che risponde al requisito base della gioventù è Stephane Omeonga, che a stretto giro sarà ufficializzato con un contratto pluriennale di tre o quattro anni (come dichiarato dal presidente Walter Taccone nel corso di un’intervista ad Avellino TV). Classe ’96 e capitano della maggiore selezione giovanile dell’Anderlecht, Omeonga è un centrocampista di quantità cresciuto nello Standard Liegi e poi approdato nel vivaio biancomalva con il primo contratto professionistico firmato un anno fa.
Oltre al giovane mediano belga, l’Avellino valuta altri profili della Jupiler League (la massima serie del Belgio). Al presidente Walter Taccone sono stati proposti infatti un laterale di difesa ed un attaccante, ma la volontà del patron biancoverde e del suo entourage dirigenziale sarebbe quella di puntare sui baby italiani. Troppo rischioso puntare in una sola volta su calciatori giovani che potrebbero accusare problemi di ambientamento come accaduto ai vari Soumarè, Mokulu e Bastien.
Ecco allora che il dg Massimiliano Taccone e il ds Enzo De Vito hanno già avviato i primi contatti con i principali settori giovanili della Serie A. Juventus, Inter e Milan rappresentano i serbatoi ai quali attingere a piene mani per allestire una rosa giovane e competitiva. In tal senso sembrerebbe ben avviato il discorso con i rossoneri per il difensore classe ’97 Ivan De Santis.