Dalla coreografia mozzafiato della Curva Sud all’applauso finale alla squadra: tutte le emozioni della serata raccolte nel fotoservizio di Francesco Luciano.
Sconfitto con l’onore delle armi. L’Avellino ha ceduto il passo al Bologna, ma ha fatto breccia nei 10mila e passa cuori biancoverdi che per tutta la durata del match non hanno mai smesso di battere per la formazione di Massimo Rastelli.
Lo spunto di Gianluca Sansone non ha raffreddato l’entusiasmo del popolo irpino radunatosi attorno ai lupi per spingerli verso l’impresa. Impresa che servirà martedì al “Dall’Ara”, dove l’Avellino dovrà vincere con due gol di scarto se vorrà accedere alla finalissima per il sogno Serie A.
Premesse da urlo al “Partenio-Lombardi” nei minuti che hanno preceduto la gara con la Curva Sud che si è letteralmente illuminata in uno spettacolo attirando ancora una volta su di sé le attenzioni di mezzo mondo. “Grinta e determinazione…conquista la promozione” ha recitato lo striscione esposto lungo la balaustra del settore.
Un appello che tutti i protagonisti in campo hanno recepito, gettando il cuore oltre l’ostacolo della fatica accumulata qualche giorno prima a La Spezia. Avvio equilibrato, poi l’asse centrale che spalanca le porte – seppur in fuorigioco – al ritorno al gol di Sansone, che non segnava da un mese. Doccia gelata per Rastelli e i suoi che le hanno provate tutte contro un avversario che si è limitato al minimo sindacale.
Una buona chance per Zito nella ripresa, ma il pareggio non si è materializzato: avrebbe significato recarsi a Bologna per l’impresa col minimo scarto. Alla fine soltanto applausi da tutti i settori dello stadio: l’Avellino ha trionfato nel cuore della sua gente.
