Avellino-Bari 1-2, le pagelle

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Dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – L’Avellino affonda vittima della sua crisi d’identità e fa i conti con una crisi inarrestabile a livello di risultati e di gioco. Lupi premiati dalla verve di Vajushi, bravo a farsi trovare pronto dopo essere stato tenuto a lungo in naftalina. E’ lui a spiccare per rendimento tra le fila biancoverdi. I voti ai lupi nelle pagelle di Irpinianews.

Lezzerini 5.5 – Parte bene respingendo su Improta e Galano. Capitola sotto i colpi di Nenè e Cissè con qualche responsabilità.

Pecorini 5.5 – In difficoltà nel primo tempo quando Improta spinge con il supporto di Balkovec. Prestazione non ai livelli di giovedì scorso contro il Parma.

Kresic 5.5 – Impeccabile nel primo tempo dove anzi mette a segno anche il break che mette Vajushi nelle condizioni di calciare in maniera vincente. Nel secondo tempo si addormenta su Nené. Una distrazione fatale delle sue che ne macchia la prestazione.

Ngawa 6 – Fa fatica a contrastare Nenè quando si alza in cielo per staccare di testa. Quando la palla viaggia a terra però non ha problemi a leggere in anticipo le intenzioni degli avversari.

Marchizza 5.5 – Galano lo disorienta nel primo tempo. Improta lo fa soffire nel finale costringendolo al giallo. Torna quasi due mesi dopo e in un ruolo non suo. Le attenuanti ci sono ma guai ad abusarne.

Vajushi 6.5 – Lascia il segno al minuto 81 della sua esperienza biancoverde. Gol capolavoro con un destro imparabile ma anche tanto sacrificio difensivo. E’ un moto perpetuo che si inceppa soltanto per colpa dei crampi  (17′ st Laverone 5.5 – Troppo passivo quando Iocolano va al cross dell’1-1. Una scarsa opposizione che non ci si può permettere appena entrati in campo. Ci mette invece il piede su Improta che avrebbe potuto anticipare l’1-2 biancorosso).

Moretti 5 – In gabbia per larghi tratti della partita, non riesce ad esprimersi. Non è sereno nella giocata. Quando la prova, è frenetico. Asfissiato, alla lunga si ritrova a disputare una partita da lottatore che non si addice alle sue doti. Con un suo angolo battuto lungo manda addirittura Improta in porta.

D’Angelo 6 – Pressa nel primo tempo. Nella ripresa è ancora più aggressivo svolgendo un buon lavoro nell’interdizione. E’ indemoniato ma lì in mezzo predica nel deserto in termini di grinta.

Cabezas 5.5 – Evanescente nella fase offensiva, efficace in quella difensiva che però non gli compete. Sulla carta è un elemento di fantasia ma ad Avellino fa il terzino con tanto di diagonali risolutive (36′ st Morosini sv).

Asencio 5.5 – Il suo raggio d’azione dietro l’unica punta è limitato. Gioca troppo lontano dalla porta e non riesce mai a dialogare con il suo compagno di reparto.

Ardemagni 5 – La squadra con lui non sale mai. Non gli riesce mai l’aggancio e alla fine mostra le corna alla tribuna (13′ st Castaldo 5.5 – Una piccola marcia in più che consente alla squadra di alzare il baricentro. Un effetto soltanto iniziale perché svanisce ben presto).