Avellino, cresce l’attesa tra i tifosi. Mauriello: “Allo spareggio con umiltà”

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di Claudio De Vito – Oltre cinquanta tifosi sugli spalti per la ripresa. Mai accaduto questo: è il termometro di un entusiasmo che cresce ora dopo in vista dello spareggio di domenica contro il Lanusei. “Nessuna rivalità, soltanto rispetto tra le società” assicura Claudio Mauriello con l’obiettivo di stemperare tensioni che rischiano di accumularsi e giocare brutti scherzi.

“Hanno meritato come noi questo spareggio – ha spiegato il presidente della Calcio Avellino – bisognerà approcciare la gara con umiltà, determinazione e consapevolezza che ci giochiamo una stagione. Siamo l’Avellino ma allo stesso tempo dobbiamo essere umili”. Zero spavalderia, tanta concentrazione nella settimana della vita nella confluiscono gli umori di mesi di lavoro.

“Ci ho sempre creduto perché ero convinto delle qualità del gruppo” ha sottolineato Mauriello che ha avuto ragione sostenuto anche dalla carica del capitano: “A ogni fine allenamento Morero veniva da me con una pacca sulla spalla a dirmi che ce l’avremmo fatta”. La carica biancoverde è racchiusa tutta nel retroscena del massimo dirigente della SSD che a Rieti sarà come al solito al fianco dell’ingegnere Gianandrea De Cesare: “La sua presenza è stata costante, non c’è stato solo nei momenti difficili. Non saprei dire se sia stato determinante, si vince tutti insieme”.

Si attendono notizie ufficiali sulla prevendita ma saranno cinquemila i posti riservati ai sostenitori dell’Avellino al “Centro d’Italia-Manlio Scopigno” di Rieti. “Stiamo vigilando su tutto – ha garantito Mauriello – i nostri tifosi hanno avuto un ruolo fondamentale quest’anno. Attendiamo indicazioni dagli organi preposti”.

La squadra intanto ha ripreso a lavorare con il morale alto. Assente Ferdinando Sforzini per il quale domani sarà noto il responso dopo il risentimento muscolare al flessore patito a Latina. Da domani di nuovo porte chiuse per elevare la concentrazione al top e da venerdì invece il ritiro pre-partita per preparare più intensamente l’assalto alla Serie C.