Avellino – Ruolo e futuro della società Asse: interviene con una lettera aperta il presidente Gaetano Torcinaro. “Asse è Soggetto Intermediario del Contratto d’area (del. Cipe 21 marzo 1997) per le aree industriali della Provincia di Avellino. I dati del Contratto d’area sono noti: 22 aziende a finanza Cipe, 24 aziende a finanza regionale, altre 34 in istruttoria a seguito del bando di rimodulazione del 2005. La partecipazione della Regione Campania al capitale sociale di Asse, peraltro concretizzatasi solo nel marzo 2004, è scaturita principalmente in funzione della gestione dell’intervento agevolativo regionale disposto ex. l.r. 10/2001 e successivo regolamento di disciplina del novembre 2004 (poi modificato nell’agosto 2005) per consentire il finanziamento delle imprese positivamente istruite ma precedentemente non finanziate dal Cipe per carenza di fondi. Ad oggi, tuttavia, non si è riusciti a dar seguito all’impegno politico sancito nel Contratto d’area originario e a quanto fissato nelle norme regionali (l.r. 10/2001, 15/2002 e 15/2005) per numerose problematiche di carattere normativo e burocratico. Le attuali difficoltà finanziarie (ma, si noti, il patrimonio netto della Società si è comunque notevolmente incrementato come può evincersi dai bilanci) sono dovute principalmente alla necessità che la Società, quale struttura tecnica, venisse dotata di una adeguata struttura in grado di supportare tecnicamente l’operato del Responsabile Unico del Contratto d’area – presidente della Provincia di Avellino così come prevede il Decreto Ministeriale 320/2000 di disciplina delle erogazioni della agevolazioni relative ai Contratti d’area. Il protrarsi degli investimenti e l’esaurirsi del Contributo Globale che la legge prevede per il tipo di attività svolta da Asse, hanno generato l’attuale condizione di difficoltà finanziaria che –è bene precisare- è comune a tutti quelle Società che in Italia hanno i medesimi compiti di Asse, al punto che l’On. Sergio D’Antoni – v.Ministro dello Sviluppo Economico con delega alla Programmazione Negoziata, è di recente intervenuto sull’argomento garantendo un impegno per pervenire ad una ‘premialità integrativa’ del Contributo Globale. La situazione di difficoltà si deve inoltre al fatto che Asse ha dovuto assumere in proprio gli oneri finanziari relativi al controllo ed assistenza delle agevolazioni Cipe (senza più percepire, dal 2002, i fondi del Contributo Globale) e i rilevanti costi dell’attività di aggiornamento istruttorio bancario relativo alle originarie 33 istruttorie del Contratto d’area a finanza regionale: senza tale impegno il Contratto d’area ‘regionale’ non avrebbe mai potuto decollare, quello a finanza Cipe non darebbe i risultati che oggi, nonostante ogni polemica, possono essere riconosciuti. Onde evitare facili strumentalizzazioni, è opportuno altresì rimarcare che a norma di Statuto i membri del Consiglio di Amministrazione di Asse non percepiscono alcun emolumento e alcun gettone di presenza e che, quindi, la loro attività è assolutamente gratuita. Credo che una corretta valutazione sul ruolo e sulla validità ed efficacia della Società debba essere posta come domanda agli interessati più diretti che, nel caso della società Asse, sono tutte le aziende del Contratto d’area a finanza Cipe ed alle aziende del Contratto d’area finanza regionale e quelle che hanno presentato domanda di accesso alle agevolazioni disposte dal bando di rimodulazione. Inoltre è il caso di aggiungere che in sede assembleare, i soci di riferimento (in particolare la Regione Campania e la Provincia di Avellino) hanno assunto l’impegno di affidare alla Società delle attività che pure le avrebbero consentito ricavi, cosa che però all’oggi non si è ancora verificata. Ho comunque motivo di ritenere che la chiusura della Società potrebbe, in buona sostanza, complicare la già di per sé complessa fase di attuazione del Contratto d’area nelle sue articolazioni: la partecipazione nel capitale sociale e nel Cda di Asse dei Soggetti direttamente interessati allo sviluppo del territorio irpino (Regione, Provincia, Asi ed altri) garantisce una gestione ed un controllo diretti dei fondi stanziati. Voglio comunque ricordare che, rispetto alla attuale condizione, il sottoscritto ha ritenuto doveroso presentarsi dimissionario al Consiglio di Amministrazione onde mettere in condizione i Soci di adottare nella massima serenità le più opportune determinazioni sul nuovo ruolo e sulla funzione di Asse. Tali dimissioni sono state da me ritirate a seguito dell’invito in tal senso rivoltomi dai soci di riferimento di Asse On.Alberta De Simone – Presidente della Provincia De Simone e Ing. Pietro Foglia – Presidente dell’Asi e dell’impegno diretto a risolvere le problematiche della Società assunto dall’On. De Simone”.
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