Avellino – “I lavoratori dell’Asa spa nell’esprimere solidarietà al presidente dimissionario Angelo Romano, stigmatizzano e condannano l’operato dei rappresentanti politici del Consiglio comunale di Avellino, senza distinzione tra maggioranza e minoranza”. È quanto recita il documento degli operatori Asa che accusano: “Strumentalmente è stato individuato il presidente dell’Asa quale capro espiatorio e parafulmine di altri e più importanti scandali che si consumano all’interno delle istituzioni. Va sottolineato che il presidente Romano è stato, senza dubbio di smentita, il più presente ed assiduo e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Oggi, qualcuno, per mero capriccio politico e per paura di contrapposizione di partito, suggerisce di procedere all’indizione di gare europee per l’appalto dei rifiuti, dimenticando che l’Asa non è un’entità metafisica, ma composta da oltre 200 operai. Si tratta di una delle più grandi aziende della provincia di Avellino”. Poi la presa di posizione: “Prendiamo le distanze da quanto accaduto in Consiglio comunale. Riteniamo impossibile che i rappresentanti politici di Avellino possano essere in grado di designare un presidente migliore di Romano alla guida dell’Asa spa, consapevoli che nessuna decisone adottata dal Consiglio possa migliorare le condizioni dell’azienda. È più probabile che si assista ad un ennesimo valzer di poltrone. Chiediamo che il presidente Romano faccia un passo indietro rispetto alla decisione delle dimissioni, attestandogli piena fiducia nelle sue capacità e verso il suo rigore morale. Anche il Consiglio deve revocare l’ordine del giorno con il quale sono state chieste le dimissioni del presidente”.
Redazione Irpinia
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