Avellino, arriva la sentenza per il ladro scalzo

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Si è svolta nel pomeriggio l’udienza di convalida dell’arresto di P. L, il 36enne originario del casertano ritenuto responsabile di aver tentato di rubare a casa di un poliziotto ad Avellino.

Il tribunale dopo avere convalidato l’arresto ha proceduto con il giudizio direttissimo ascoltando il poliziotto e il pregiudicato.

Il giovane casertano, che indossava ancora le scarpe trafugate a casa del poliziotto, ha riferito al Tribunale delle sue condizioni economiche disagiate e del fatto che fosse costretto già da diversi giorni a dormire all’interno di edifici del centro cittadino non avendo una stabile dimora.

Queste erano le sue intenzioni anche l’altro giorno sebbene l’orario non fosse solitamente quello dedito al pisolino.

L’occasione però fa l’uomo ladro e il pregiudicato, approfittando dell’assenza del proprietario, si era introdotto dopo un sonnellino sul ballatoio di proprietà del poliziotto trafugando diversi oggetti da un armadio chiuso a chiave.

Il poliziotto ha ribadito in giudizio l’atto di violenza posto in essere dal pregiudicato alla sua vista e il conseguente inseguimento a piedi per le strade del centro prima di bloccarlo.

Il Tribunale nella decisione è stato inflessibile e all’esito di una breve Camera di consiglio ha condannato con il rito abbreviato l’imputato alla pena di anni 3 e mesi 4 di reclusione per il reato di rapina impropria, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ulteriormente condannando il pregiudicato al risarcimento dei danni al poliziotto costituitosi parte civile a mezzo dell’avvocato di Salvia e al pagamento da parte del condannato delle spese processuali.

All’imputato è stata applicata inoltre la custodia cautelare in carcere stante il pericolo di reiterazione del reato; è stato così trasferito a Bellizzi Irpino. Il poliziotto non ha chiesto la restituzione delle scarpe di una nota marca trafugate che l’imputato ancora indossava in udienza.

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