Bagno di folla per il Movimento 5 Stelle ad Avellino, con l’arrivo del Ministro Luigi Di Maio. Oltre tremila persone in via Matteotti.
Anche tanti lavoratori in piazza per Di Maio. I lavoratori ex Irisbus e Ipercoop sono i primi a bloccare il vicepremier non appena arrivato in via Matteotti. Ieri la Coop ha avviato la procedura di mobilità per tutti i 134 lavoratori: un’altra emergenza, l’ennesima. Si naviga a vista anche a Flumeri con i lavoratori ex Irisbus ancora in attesa di conoscere il loro destino dopo quasi sette anni di cassa integrazione. Appello al Ministro a convocare un tavolo a Roma anche per la Fca di Pratola Serra.
Di Maio non nasconde le difficoltà e critica i governi del passato. “Un milione di posti di lavoro? Le aziende vanno bene? Io vedo solo sofferenza, bisogna iniziare a lavorare seriamente. Non basta fare una legge ed esultare per i primi cali minimi dell’occupazione”, precisa Di Maio dal palco. “Non possono bastare leggeri miglioramenti dovuti a contratti a termine, della durata anche di pochi giorni. Noi non vogliamo solo migliorare un indice, vogliamo portare serenità e sicurezza”.
“Prima ai parlamentare locali non era permesso di partecipare ai confronti ministeriali sulle singole vertenze territoriali. Con una circolare abbiamo invertito la rotta, serve anche umanità, confronto”, aggiunge Di Maio. Il Ministro punta il dito anche contro lo Stato, “spesso causa di chiusure e fallimenti. Molti imprenditori sono costretti ad arrendersi perché lo Stato non ha pagato loro i lavori commissionati. Chi fa impresa deve essere aiutato, non massacrato. Proveremo a cambiare le regole sui pignoramenti e i debiti. Aziende e lavoratori non sono più in contrapposizione, lavoreremo per aiutare entrambi”
Basta a studi di settore, spesometro e redditometro. “Sono strumenti che massacrano chi lavora e paga le tasse. Chi evade, chi è illegale segue altre strade, non si ferma certo dietro moduli e certificati. Voglio invertire l’onere della prova: per me gli italiani sono onesti fino a prova contraria”.
Il precariato è una delle grandi emergenze da affrontare. Un tavolo con le multinazionali è una delle priorità. “Vogliamo fissare un salario minimo orario, poi ci sarà la contrattazione nazionale e altri momenti di confronto. Chi ha preso soldi dallo Stato e intende delocalizzare le proprie attività dovrà restituire i fondi percepiti o restare in Italia”.
“Il livello di attacco che sta subendo questo governo non ha precedenti. Anche le televisioni pubbliche, che in genere sono filogovernative, si stanno comportando diversamente rispetto al passato. Ma noi abbiamo le dirette Facebook, uno strumento di partecipazione e condivisione straordinario. Quello che abbiamo detto prima delle elezioni lo continueremo a dire, e fare, dopo. E’ questa la strada che intendiamo percorrere, diversa dal passato. Non abbiamo tutte le soluzioni, ma siamo in campo, impegnati ogni giorno. Il nostro contratto è condiviso e partecipato. Seguiteci – dice rivolgendosi alla platea – e diteci anche quando sbagliamo. Siamo pronti, se necessario, a correggere il tiro”.
Chiusura dedicata al taglio dei vitalizi degli ex parlamentari, uno dei cavalli di battaglia del Movimento Cinque Stelle. “Sono stati utilizzati i soldi dei nostri sacrifici per prebende e privilegi. Taglieremo anche le pensioni d’oro, si percepiranno le pensioni in base ai contributi effettivamente versati”.
[…] Un vero e proprio bagno di folla ha salutato ieri in Via Matteotti il Vicepremier che ha delineato gli indirizzi del nuovo Governo, evidenziando i primi provvedimenti che attuerà dal Mise e dal Ministero del Lavoro. In seguito ci sono stati gli appelli di Carlo Sibilia, Maria Pallini, Generoso Maraia, Ugo Grassi e Michele Gubitosa a sostegno del candidato sindaco Vincenzo Ciampi. […]
Comments are closed.