Avellino – “Il partito democratico che doveva nascere con l’entusiasmo e la democratica partecipazione, è costretto a ricorrere ad espedienti di memoria fascista per riempire le sale perché sa di non poter più contare su una partecipazione spontanea e libera”. E’ quanto dichiara in una nota Angelo D’Amelio, segretario Provinciale dell’Udc di Avellino. “Il degrado morale nel quale il centrosinistra ha condotto la provincia e la regione ha ormai assunto una dimensione scandalosa. Non credo che si possano più accettare assunzioni disinvolte negli enti come l’Alto Calore o convenzioni come quelle fatte dall’assessorato alle Politiche sociali della Regione Campania che servono a mantenere questo sistema clientelare che soffoca la nostra provincia e mortifica le aspettative dei giovani che non vogliono piegarsi alle logiche medioevali. Ormai si è superato anche il comune senso del pudore visto che si ritiene legittimo utilizzare le strutture della Regione come proprietà personale e questo in evidente contrasto con la legge. Assume un contorno inquietante, infatti, la lettera con la quale l’assessorato ai lavori pubblici ha ‘precettato’ i dipendenti del settore per farli partecipare, a spese dei contribuenti, ad un convegno del nascente Partito Democratico dove è prevista la partecipazione del presidente Bassolino e dello stesso assessore De Luca. Con questa vicenda il centrosinistra dimostra tutta l’immoralità di chi pretende di distogliere dal proprio lavoro dei pubblici dipendenti pagati dai contribuenti per usarli per fini politici di parte. Semmai ce ne fosse ancora bisogno tutto questo dimostra la concezione che gli esponenti di centro sinistra hanno della pubblica amministrazione che viene gestita solo per il proprio tornaconto politico. Questa visione distorta ed antidemocratica della struttura amministrativa si è ormai consolidata forse anche a causa di eccessive disattenzioni di chi dovrebbe ristabilire la legalità nella gestione”.