Avellino, ecco l’alt dalla federazione: si va al Coni contro l’esclusione

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di Claudio De Vito – Ancora un no. Ancora un semaforo rosso. Secco, perentorio ma per la verità nell’aria. Il collegio federale insediatosi al mezzogiorno di fuoco non ha fatto sconti: Avellino fuori dalla Serie B sulla scorta della nuova bocciatura della Covisoc che ha trasmesso la sua istruttoria-bis al commissario Figc Roberto Fabbricini. Tutto come previsto purtroppo per il club biancoverde e i suoi tifosi ora più che mai nello sconforto più totale. Onix Asigurari, Finworld e Groupama: tre fideiussioni per altrettanti flop. “Documentazione integrativa depositata oltre il termine perentorio” si legge nel dispositivo federale. Ma non è finita.

Mentre c’è chi alle spalle si attrezzerà per il ripescaggio da richiedere entro il 27 luglio con tutte le garanzie richieste dalla federazione, l’Avellino dovrà aggrapparsi all’ultima spiaggia dell’iter sportivo, vale a dire il Collegio di Garanzia del Coni. Il ricorso potrà essere inoltrato entro il 26 luglio e, attivando la procedura d’urgenza, si arriverà a sentenza entro la fine del mese o al massimo ai primi di agosto. Ammessi al procedimento in orbita Coni anche terzi interessati, cioè proprio quei club che ambiscono al ripescaggio. Novara e Catania dovrebbero prendere il posto di Bari e Cesena. Siena, Ternana e Pro Vercelli invece lottano per l’eventuale terza vacanza d’organico.

Ancora tutta da valutare la presenza di Eduardo Chiacchio al fianco del club per l’ennesima battaglia nelle aule della giustizia sportiva. Il legale partenopeo infatti è impegnato in altre cause sportive e potrebbe delegare la difesa dell’Avellino a qualche collaboratore del suo studio (gli avvocati Michele Cozzone e Giampaolo Calò) seguendo la vicenda non in prima linea come accaduto in passato per il calcioscommesse e il caso Catanzaro.

Assenza nel tabellone di Tim Cup sorteggiato in serata e possibile slittamento del sorteggio del calendario ufficiosamente programmato il 31 luglio gli immediati effetti collaterali dell’incubo Avellino. Se il no all’iscrizione dovesse persistere, ci sarebbe la strada della giustizia amministrativa prima presso il Tar e poi eventualmente in ultima battuta davanti al Consiglio di Stato. Quanto basterebbe per far scattare il blocco dei campionati.

Il comunicato ufficiale Figc:

“L’Avellino non è stato ammesso al prossimo campionato di serie B. Inoltre due società di serie B, Bari e Cesena, e tre di serie C, Reggiana, Andria e Mestre, che non hanno presentato ricorso, non parteciperanno al prossimo campionato.  Sono state invece ammesse, in serie C, sei società il cui ricorso è stato accolto dalla CO.VI.SO.C.: Matera, Lucchese, Triestina, Pistoiese, Cuneo e Monza”.