Avellino, è una nuova alba: scatta la rivoluzione di Marcolini

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di Claudio De Vito – L’era Marcolini può iniziare con lo sbarco del neo tecnico biancoverde atteso ad Avellino in giornata. Domani mattina alle 11 è prevista la presentazione ufficiale dell’allenatore ex Alessandria che attuerà una vera e propria rivoluzione. Di modulo, con il varo del 3-5-2, e di staff tecnico con vice, preparatore atletico e collaboratore tecnico di sua fiducia ed il solo Carmine Amato confermato alla preparazione dei portieri.

L’Avellino opera un taglio netto con il passato per azzerare tutto e ripartire. Michele Marcolini sottoscriverà un anno di contratto con rinnovo in caso di salvezza. L’ex centrocampista di Chievo e Atalanta allenerà per la prima volta in B fresco di patentino di prima categoria che conseguirà a Coverciano entro fine mese (durante il corso avrebbe potuto allenare ugualmente in B con deroga). Per lui infatti ancora due settimane di lezioni nella classe del settore tecnico dal lunedì al giovedì, poi l’esame e l’inizio della nuova avventura irpina sul campo per le operazioni precampionato.

Al suo arrivo ad Avellino subito un summit di benvenuto con la dirigenza per definire gli ultimi dettagli ma soprattutto per alimentare il discorso relativo al mercato. L’Avellino di Michele Marcolini avrà due nuovi portieri, uno dei quali dovrebbe essere Simone Aresti. L’esperto estremo difensore gioca nell’Olbia in C, ma nelle precedenti tre stagioni ha militato stabilmente in cadetteria tra i pali di Pescara e Ternana. In arrivo anche un classe 2000 di spessore con trattativa pronta ad essere definita nelle prossime ore. Luca Lezzerini sarà ceduto.

Per il terzetto difensivo si punta sulla permanenza sia di Pierre Ngawa che di Marco Migliorini. Finora per loro il mercato non è decollato, ma se dovessero arrivare offerte importanti Walter Taccone ci penserebbe. Ripartire da loro due però significherebbe dare punti di riferimento al nuovo allenatore e ad un reparto abituato a cambiare troppo di anno in anno. Santiago Morero farà la riserva. In entrata un over e under mancino. Capitolo esterni: Nicola Falasco ed Andy Kawaya gli interpreti di sinistra, Simone Pecorini si sgancerà a destra con un’alternativa che non sarà il croato dell’Alessandria Vedran Celjak. Lorenzo Laverone potrebbe partire.

In mezzo al campo, come noto, c’è già un quintetto base rappresentato da Francesco Di Tacchio, Angelo D’Angelo, Carlo De Risio, Richard Lasik e Reno Wilmots. Dal Belgio dovrebbe arrivare Kenneth Houdret, mentre l’arrivo di Filippo Melegoni dall’Atalanta non è così scontato. Per la mediana Michele Marcolini ha già in mente una lista di nomi all’interno della quale spicca quello di Pasquale Schiattarella, reduce da un’ottima stagione in A con la Spal. Un approccio difficile con il centrocampista partenopeo anche per motivi di ingaggio.

Per l’attacco si punta su Giacomo Vrioni della Sampdoria sul quale c’è anche il Venezia. Difficile arrivare a Gabriele Gori che andrà in ritiro con la Fiorentina: un eventuale prestito sarebbe valutato soltanto a mercato inoltrato. Luca Vido rappresenta un’idea anche in questo mercato, il danese Jens Odgaard dell’Inter monitorato. Salvatore Molinaro giovane scommessa dalla D (Palmese). Luigi Castaldo al momento è lontano dalla permanenza: in caso di addio pronto un tentativo col Genoa per ottenere di nuovo il prestito di Raul Asencio. Matteo Ardemagni resterebbe in Irpinia per il riscatto. Benjamin Mokulu ci tornerebbe ma da incognita.