Ventitré artisti provenienti da ogni parte del mondo. Tre differenti location nel cuore antico della città di Avellino. Cinque giorni dedicati alla musica elettronica, alla cultura digitale e alle arti mediali. Un unico grande festival di respiro internazionale.
Da mercoledì 26 a domenica 30 agosto torna ad Avellino “Flussi Media Arts Festival” la rassegna, giunta ormai alla settima edizione, organizzata dall’associazione culturale senza scopo di lucro “Magnitudo” e con la coproduzione del Teatro Gesualdo.
Artisti internazionali, live concert, dj set, workshop, conferenze, installazioni, visuals, animeranno cinque giorni dedicati alla sperimentazione musicale, all’arte e alla cultura digitale, nella splendida cornice del centro storico di Avellino.
“Flussi è esempio dell’Avellino che vorrei, una città viva, aperta al confronto, dal respiro lungo e dallo sguardo curioso – sottolinea il presidente del Teatro Gesualdo Luca Cipriano –. Si tratta di un festival che ormai ha assunto autorevolezza e prestigio in ambito internazionale, diventando punto di riferimento per migliaia di giovani che arrivano in città da tutta Italia. Avellino, infatti, sarà, per cinque giorni, il crocevia internazionale della musica elettronica, capitale della sperimentazione e dei nuovi linguaggi per un progetto d’autore nato e costruito in città. Anche quest’anno il Teatro Gesualdo ha scelto di sostenere il Festival portando avanti quella fitta rete di sinergie organiche e non improvvisate. E il grande successo di Flussi non può che gratificare il nostro operato, sempre pronto a promuovere l’offerta culturale e formativa di qualità, per rilanciare Avellino nel panorama regionale e nazionale”.
“Flussi Media Arts Festival” anche quest’anno animerà tre differenti spazi della città, riprendendo il fortunato format che ha avuto così tanto successo e seguito nelle ultime due edizioni della rassegna.
– Theater stage: il palco principale del Teatro “Carlo Gesualdo” che ospiterà i grandi concerti indoor;
– Main stage: la terrazza panoramica “Giuseppe Pisano” del Teatro comunale di Avellino;
– Esp stage: il palco sperimentale installato presso la Casina del Principe che per l’occasione sarà attrezzato con un impianto quadrifonico.
Il concept di questa settima edizione, “Realityvism”, affronta in maniera critica la digitalizzazione delle nostre vite, costantemente connesse e mediate dalle tecnologie, che a furia di socializzare ogni nostro atto, si frappongono tra noi e l’esperienza delle cose, producendo una lenta ma inesorabile perdita di realtà. In questo scenario la tecnologia è veleno e cura al tempo stesso. Si tratta, allora, di trovare in essa il rimedio, affinché la nostra socialità, reinventi pratiche e politiche che attraverso la rete escano dalla rete per contagiare la vita.
Attraverso workshop, conferenze, concerti, installazioni e performance di artisti internazionali, si discuterà sul tema e si proverà, grazie alla tecnologia stessa (creatrice dei social), a riappropriarsi delle proprie vite, fuori dal virtuale.
La scelta della lineup, coerentemente con il concept, punta a dare risalto a performances in cui il fattore fisico e quello umano sono aspetti centrali. Pertanto, sui tre palchi di Flussi Media Arts Festival si alterneranno Samuel Kerridge, Janek Schaefer, John Duncan, Dave Phillips, Edwin van der Heide, Leafcutter John, John Chantler + Stefano Tedesco, Erikm, Mia Zabelka, Ute Wassermann, Michael Vorfeld, Jealousy Party, Alessandra Eramo, Retina.it, Ossatura, Flo Kaufmann, Gondwana, Toktek, Giulio Aldinucci, Petit Singe, Andrzej Zaleski.
In collaborazione con il “Laceno d’Oro”, inoltre, sarà presente l’artista concettuale canadese Herman Kolgen, con una performance gratuita.
In aggiunta alle performance, sono previsti anche due eventi speciali che si terranno entrambi domenica 30 agosto presso la Casina del Principe:
– Conduction a cura di Elio Martusciello, nella quale il maestro “dirigerà”, seguendo i principi della conduction, un ensemble aperto costituito da musicisti e persone con disabilità, creando un evento speciale di creazione musicale e di inclusione sociale.
– VoiceLab Performance, momento conclusivo del laboratorio sull’uso della voce tenuto da Ute Wassermann che coinvolgerà gli allievi che lo hanno frequentato.
La sezione didattica del festival, che segue la stessa linea del concept, affiancando alla lineup musicale, si completerà con workshop e momenti di approfondimento curati da Alan Zirpoli (blender e grafica per la stampa 3d), Roberto Fazio (introduzione alla realtà virtuale) e Carmine de Rosa (“wearable microcontrollers”, ossia “dispositivi elettronici indossabili” per live performance).