Marco Imbimbo – Comune e ordini professionali stanno pianificando le strategie per mettere in sicurezza i palazzi privati. Con un duplice obiettivo: da un lato tutelare la salute dei cittadini, dall’altro rilanciare la provincia da un punto di vista economico.
A Palazzo di Città si è tenuto il quarto tavolo tecnico con i presidenti dei vari ordini professionali: ingegneri, architetti, commercialisti, geologi, geometri, Ance Avellino, Federcomated. Presenti per il Comune. Per il Comune, oltre a funzionari e dirigenti di settore, presenti anche gli assessori Ugo Tomasone e Augusto Penna, rispettivamente Urbanistica e Ambiente.
«E’ importante mettere in sicurezza gli edifici privati, perché parliamo della vita delle persone – sottolinea Tomasone. Inoltre, questa operazione, può garantire un rilancio economico della provincia, attraverso la riqualificazione degli stabili esistenti». Si punta ad utilizzare al massimo gli strumenti finanziari messi a disposizione dal governo, quali sisma-bonus ed eco-bonus, con cui ottenere contributi per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico dei palazzi privati.
Tra l’altro, i numeri, descrivono una situazione abbastanza preoccupante in città: 1 edificio su 2 presenta delle carenze da un punto di vista antisismico. « Gli ordini professionali hanno fatto degli studi sulla condizione complessiva degli stabili: oltre il 50% degli edifici presenti in città necessita di interventi», spiega Tomasone. Il tavolo tecnico che da qualche mese si riunisce in Comune punta a delineare il modo in cui procedere per rimettere a nuovo i palazzi privati ed ottenere finanziamenti.
«La Regione Campania ritiene che, su questo argomento, ci siano circa 7,2 miliardi di euro a disposizione – spiega l’assessore. La nostra provincia rientra per circa il 10%. Insomma parliamo di numerosi posti di lavoro con una filiera che si rimette in moto, quella dell’edilizia, che oggi è ferma». Il primo step vedrà l’apertura di uno sportello presso il Comune di Avellino, tra un paio di mesi, a cui i cittadini potranno presentare domanda di verifica per il proprio stabile. Da qui, la richiesta, verrà inoltrata a un pool di specialisti composto dai rappresentanti dei vari ordini professionali. Sarà questa squadra ad effettuare i sopralluoghi e compilare la cosiddetta “scheda di fabbricato” che gli ordini hanno messo a punto, con i vari parametri richiesti.
«In questo modo otterremo già una prima indicazione sullo stato degli edifici», precisa Tomasone. Successivamente verranno redatti i singoli progetti per l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico, con cui richiedere i contributi statali. Non sarà un iter veloce, data la delicatezza dell’argomento, quindi verrà avviato da questa amministrazione e portato avanti dalla prossima. «La cosa importante è che la vicenda vada avanti perchè è nell’interesse di tutta la città – sottolinea Tomasone. Il processo, una volta avviato, dovrà necessariamente proseguire».
Comune e ordini professionali stanno completando la pianificazione del procedimento, poi sarà fondamentale il contributo dei cittadini, i veri protagonisti di questo processo. «Avvieremo una campagna informativa per tutta la città, in modo da sensibilizzare gli avellinesi – annuncia Tomasone. Bisogna arrivare al singolo cittadino e fargli comprendere che, il piccolo intervento che andrà fare sul proprio edificio, sarà un investimento per la propria salute e il proprio futuro, nonché contribuirà ad accrescere il valore dell’immobile in cui vive».