L’ad di Autostrade Tomasi indagato per attentato alla sicurezza e frode nelle forniture

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In un momento di massima tensione sul futuro delle concessioni autostradali affidate ad Aspi arriva la notizia che l’Ad di Autostrade, Roberto Tomasi, è indagato per frode e attentato alla sicurezza ed è finito nel mirino della Procura di Genova. L’inchiesta è stata avviata lo scorso dicembre quando sulla tratta Rapallo-Sestri Levante (sulla A-12 Genova-Rosignano), si erano staccati alcuni pannelli fono-assorbenti e soltanto per circostanze fortuite si era evitata la tragedia. Con una nota Autostrade per l’Italia spiega che Tomasi “ha già avuto modo di chiarire ampiamente all’autorità giudiziaria la propria posizione”. “Nell’incontro, che si è tenuto lo scorso gennaio 2020 presso la Procura di Genova, – spiega ancora la nota – l’Ing. Tomasi, nello spirito di massima trasparenza, ha prestato piena collaborazione, fornendo ogni informazione disponibile, utile alla specifica indagine. Tomasi ha chiarito che la sua partecipazione al Comitato Grandi Opere di Aspi avveniva solo con la finalità di presentare alcuni progetti di potenziamento della rete di cui, al tempo, aveva diretta competenza. Di tali progetti non hanno mai fatto parte le barriere fono-assorbenti oggetto di indagine – installate su 60 km su un totale di 3.000 km della rete Aspi – rispetto alle quali Tomasi non ha mai avuto alcuna responsabilità diretta o indiretta”.