Alfredo Picariello – “Auspichiamo che i lavori possano riprendere quanto prima affindandosi alla seconda ditta in graduatoria, affinché l’autostazione possa essere completata in tempi ragionevoli. Parliamo di un’opera fondamentale per la mobilità ad Avellino”. Il messaggio del sindaco Gianluca Festa sembra essere abbastanza chiaro. Il primo cittadino non lesina complimenti nei confronti dell’Air ma ora si augura che la rescissione del contratto tra Autoservizi Irpini S.p.A. e Cogepa, non determini ulteriori rallentamenti nel completamento di un’opera simbolo del capoluogo irpino, progettata addirittura alla metà degli anni ’80.
“Prendo atto della velocità d’azione dell’amministratore unico della società, Anthony Acconcia – dice Festa in una sorta di conferenza stampa ad horas nel suo ufficio del Comune -. La questione è stata affrontata in maniera rapida, mi auguro che si vada avanti su questa strada”.
Il timore di ulteriori ritardi nella consegna, alla città, dell’autostazione di via Pini, aleggia, però, con prepotenza. E’ di ieri la notizia della decisione dell’Air spa di rescindere il contratto con la Costruzioni generali “Passarelli” spa di Napoli (ditta aggiudicatrice dell’appalto per le opere di completamento per la rimodulazione funzionale e distributiva del terminal) perché quest’ultima è stata raggiunta da una interdittiva antimafia firmata dal prefetto della città partenopea.
Un fulmine a ciel sereno proprio quando era stata anche “disegnata” la road map per la fine dei lavori: la nuova deadline, inizialmente prevista a novembre 2020, a causa del lokcdown, era stata fissata per i primi mesi del 2021. Data che, con ogni probabilità, non sarà rispettata.
L’Air era comunque già in procinto di intervenire per porre fine al contratto, al netto dell’interdittiva della Prefettura di Napoli. “Da maggio ad oggi – ha spiegato Acconcia – abbiamo rilevato forti ritardi nell’escuzione delle opere da parte di Cogepa”.
Ora tutti, a cominciare dal sindaco Festa, si augurano che i tempi non si dilatino ulteriormente. Nel frattempo il primo cittadino dà per scontata la proroga dell’ordinanza con la quale si prevede il terminal bus nel parcheggio dello stadio Partenio-Lombardi.
L’interdittiva antimafia che ha colpito la Costruzioni generali “Passarelli” di Napoli, non dovrebbe inficiare la prosecuzione dei lavori in Piazza Castello. Comuna di Avellino e azienda – la ditta partenopea dovrebbe completare la scala del castello per l’accesso ai ruderi, pavimentare la piazza e far emergere, mediante uno scavo, le arcate dell’antico maniero – nel corso dell’emergenza coronavirus, avevano trovato un’intesa dopo varie vicissitudini. “Non c’è nessun rischio”, dice Festa, il quale tiene distinto il doppo intervento che si sta effettuando nella zona. “La realizzazione della bretella di collegamento tra via Circumvallazione e Corso Umberto rientra in un appalto diverso dal completamento della piazza. E quello va avanti senza problemi. Anzi, è in una fase di ultimazione”.
Per il restyling dell’agorà: “Cè qualche consigliere comunale, purtroppo, che continua a parlare senza conoscere bene i fatti. Se il Tar dovesse confermare l’interdittiva alla Cogepa, questa notizia potrebbe addirittura agevolarci perché il contenzioso che ho ereditato, e che prevedeva una transazione con la ditta napoletana, ci ha rallentato. Se non ci fosse Cogepa, noi potremo addirittura accelerare e consegnare in tempi più rapidi tutta Piazza Castello”.
Infine, è di stamattina un sopralluogo del sindaco di Avellino in via Cupa Muti, la strada a senso unico che collega rione Parco a borgo Ferrovia, dove la notte del 22 marzo 2018, è crollato un muro di tufo alto circa sette metri e lungo venti trascinando un palo della pubblica illuminazione. “Un’altra buona notizia per la città di Avellino”, afferma Festa. “Siamo attenti ai bisogni della comunità, risolviamo i problemi che abbiamo ereditato. Di questa operatività, andrebbe dato atto a tutta l’amministrazione comunale”.