Autorizzazioni per trasformare bosco in castagneto: sei prosciolti

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BAIANO- Bosco ceduo trasformato in castagneto da frutto senza autorizzazione, arriva il proscioglimento per sei imputati, quello deciso con la formula del “perché il fatto non sussiste” nell’udienza davanti al Gup del Tribunale di Avellino Paolo Cassano.

Diverse le accuse contestate. Davanti al Gup non solo il proprietario del terreno, ai componenti della Commissione VINCA del Comune di Taurano e un dirigente della Comunità Montana Partenio Vallo Lauro oltre ad un tecnico privato. Tutti erano finiti nell’inchiesta del Comando Forestale di Monteforte per la realizzazione presuntamente abusiva di un castagneto da frutto in un’area di un ettaro e quaranta nel territorio di Baiano vincolata dalla zona “Sic” denominata Pietra Maula, più precisamente in località “Graunaro”.

Oltre alla contestazione specifica di intervento abusivo realizzato in assenza di autorizzazione a carico del titolare, allo stesso, difeso dall’avvocato Gerardo Di Martino venivano contestati anche l’alterazione dello stato dei luoghi e la distruzione di habitat naturale per l’intervento realizzato nel febbraio del 2023.

Sotto accusa, quella di abuso in atti d’ufficio, anche i componenti della Commissione del Comune di Taurano, due responsabili del procedimento di valutazione e incidenza ambientale e il responsabile del settore Tutela paesaggistica che nel settembre del 2021 avrebbero rilasciato una VINCA (specifico procedimento amministrativo, di carattere preventivo, finalizzato alla valutazione degli effetti delle trasformazioni antropiche del territorio sulla conservazione della biodiversità nei siti Natura 2000 (SIC, ZSC o ZPS)) perchè secondo le contestazioni avrebbe potuto farlo solo la Regione Campania o per delega un Comune di quelli associati al Comune delegato alla Valutazione di Incidenza Ambientale, nella fattispecie al Comune di Taurano non era associato quello di Baiano, per cui l’autorizzazione sarebbe stata illegittima.

I tre componenti della Commissione di Incidenza erano difesi dagli avvocati Francesco Pecchia e Carmine Corrado, Raffaele Bizzarro e Antonio Rega. Contestazione di abuso in atti d’ufficio anche al dirigente della Comunità Montana, difeso dall’avvocato Claudio Barbato del foro di Benevento, era finito nei guai per la firma all’autorizzazione alla conversione del castagneto benché avesse coscienza che la Commissione del Comune di Taurano non aveva potere di dare il via libera alla VINCA.

Falso commesso da privato in atto pubblico anche per un tecnico che aveva prodotto la documentazione relativa al rilascio dell’autorizzazione. Lo stesso era difeso dall’avvocato Francesco Pecchia. In aula le difese hanno invece depositato documentazione per cui la legittimità del provvedimento contestato dalle indagini non era in discussione.

La difesa, anche attraverso una serie di documenti ha messo in evidenza come il Comune di Baiano aveva la delega scaduta e non era stata rinnovata e la Regione solo con un provvedimento successivo al rilascio della Vinca ha comunicato al Comune di Baiano la revoca della delega, quindi il provvedimento di autorizzazione alla conversione era stato emesso in un periodo antecedente alla formale comunicazione della revoca della delega al Comune di Baiano. Da qui, in attesa che vengano depositate le motivazioni del proscioglimento, molto probabile che sia derivata la decisione del Gup del Tribunale di Avellino.