Video/”Autonomia Differenziata? Spacca il Paese e affossa Sud e Aree Interne”. Il M5S chiama sindaci e cittadini

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L’autonomia differenziata è un pericolo per il Meridione lo è ancor più per le aree interne come l’Irpinia. La bozza del DDL Calderoli accende il dibattito in provincia di Avellino e il Movimento 5 Stelle ha organizzato questo pomeriggio uno specifico focus, promosso dal consigliere regionale Vincenzo Ciampi, sul tema della sanità. Al tavolo dei relatori, oltre all’ex sindaco pentastellato, il già presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, il vicepresidente nazionale del M5S on. Michele Gubitosa e i docenti Massimo Villone, Paolo Ricci e Giuseppe Carillo.

“Lo scopo di quest’iniziativa – spiega Ciampi – è sensibilizzare i cittadini su una riforma che rappresenta il colpo di grazia per il nostro Meridione e ancora di più per l’Irpinia, territorio già disastrato dal punto di vista della sanità. Nelle aree interne ci sono comunità intere senza medico di base e se tagliamo ulteriori risorse la situazione non può che peggiorare. Già il termine autonomia differenziata si dimostra essere contrario ai principi e ai valori di sussidiarietà, solidarietà e unità invocati dalla nostra Costituzione”.

E’ dello stesso avviso Massimo Villone, professore emerito di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. “Questa riforma vìola i principi costituzionalmente garantiti sia per quanto riguarda i diritti individuali del principio di uguaglianza sia per l’unità del Paese. E’ un disegno di legge che spacca l’Italia privilegiando alcune regioni a danno di altre. I sindaci sono in campo e si oppongono a questo tipo di autonomia ed è una presenza importante, ma non mi fido dei Governatori”.

“L’autonomia differenzia va verificata anche dal punto di vista finanziario” aggiunge invece Paolo Ricci, ordinario di Economia della Amministrazioni Pubbliche della Federico II, che chiama a raccolta la cittadinanza: “Siamo tutti vittime da Nord a Sud di una classe politica inadeguata che continua a mostrarsi tale, basti pensare che sono vent’anni che la nostra sanità è in difficoltà”.

“Questo provvedimento, così come previsto dal ministro Calderoli, divide il Paese e non riesce a colmare i divari territoriali – conclude infine Fico -. Dovremmo invece fare l’esatto opposto: unificare e fare sistema tra Nord Sud. Occorrono piani integrati di sviluppo territoriale. Ogni zona ha sue peculiarità e capacità che vanno sviluppate con investimenti e visione lungimirante. Anche il problema dello spopolamento delle aree interne e dei piccoli comuni non è di facile soluzione, ma bisogna lavorare per porre rimedio.

La Regione? E’ un ente che programma e dovrebbe programmare. Io candidato alle prossime regionali? Sono lontane due anni e mezzo, al momento non c’è nulla ma è chiaro che la strada da tentare è quella di un campo progressista importante come fatto per le amministrative a Napoli” conclude l’ex presidente di Montecitorio.