Auto rigata, le telecamere che avrebbero dovuto incastrarlo lo scagionano

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CESINALI- Le immagini delle telecamere attive in Piazza Cocchia a Cesinali erano una delle prove più importanti dell’accusa si sono rivelate fondamentali per scagionarlo in un processo per danneggiamento.

Anche se le motivazioni della sentenza non sono state ancora depositate, proprio le immagini e i frame depositati agli atti del processo per danneggiamento sono stati uno dei motivi su cui nel corso dell’istruttoria dibattimentale e nella discussione finale la difesa di un cinquantacinquenne, rappresentata dall’avvocato Carmine Ruggiero, ha puntato per evidenziare come l’imputato non avesse alcuna responsabilità nel danneggiamento.

Alla fine la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Avellino, accogliendo la tesi difensiva e la richiesta della stessa Procura, è stata di assoluzione “per non aver commesso il fatto”.

Tutto si verifica nel marzo del 2020 a Cesinali. In piazza Cocchia, coperta dalla videosorveglianza comunale avviene il danneggiamento di una vettura, rigata nella parte anteriore. Quel giorno le telecamere ritraggono l’imputato che, buste in mano, rientra a casa sua, poi esce di nuovo sempre con buste in mano e poi si allontana. Sei minuti che non hanno dato certezza sul fatto che avesse danneggiato la vettura. Cosi per lui è arrivata l’assoluzione.