Auto incendiata in via Fontanatetta, la Mobile individua il presunto autore

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AVELLINO- Un quarantaquattrenne sarebbe gravemente indiziato quale autore dell’incendio doloso avvenuto lo scorso 27 aprile in via Fontanatetta nella città capoluogo. In meno di un mese gli agenti della Squadra Mobile di Avellino hanno identificato i presunti autori (gli indagati per il raid sarebbero tre, ma la contestazione riguarderebbe per ora solo il 44enne) del danneggiamento e dell’incendio, che si iscrive però in una più ampia escalation di minacce e vessazioni che hanno portato, come noto e ufficialmente comunicato qualche giorno fa, ad una misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, quella notificata nel pomeriggio di venerdì con la contestazione di stalking aggravato (per il reato di cui viene rilevata la gravità indiziarla non c’è stata misura).

Gli agenti della II Sezione della Squadra Mobile (che si occupa dei reati di violenza e di quelli contro le persone) agli ordini del vicequestore Giancarlo Aurilia hanno infatti ricostruito tutta la vicenda, confermata anche dalla misura emessa dal Gip del Tribunale di Avellino Paolo Cassano. Nella mattinata di domani ci sarà anche l’interrogatorio di garanzia per il quarantaquattrenne davanti al Gip che ha firmato la misura cautelare. Quanto avvenuto nel capoluogo dunque non sarebbe da iscrivere in un contesto criminale organizzato ma in una vicenda di contrasti privati.

La conferma che quella degli atti di danneggiamento dolosi si rileva in Irpinia come un ricorrente sistema per regolare vicende non legate solo alla criminalità organizzata. Ora bisognerà comprendere se i gravi indizi nei suoi confronti porteranno ad un processo anche per la vicenda contestata di incendio (doloso). La vicenda, insieme ad altri casi avvenuti in città nelle settimane scorse, aveva destato non poca preoccupazione e una serie di allarmi. La risposta da parte della Questura di Avellino sul fronte delle indagini è stata veloce.