Sabato 2 dicembre, alle ore 10.30, presso il Circolo della Stampa di Avellino si terrà la Conferenza dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), indetta per presentare il “Progetto per l’assistenza alle persone affette da autismo”, in particolare minorenni, basato sull’attuale panorama legislativo e scientifico, che punta a ridurre i costi delle cure e degli interventi anacronistici a favore di un migliore impiego delle risorse, pubbliche e private, disponibili. Interverranno il presidente dott.ssa Claudia Nicchiniello e i delegati per Avellino e provincia ing. Pellegrino Bruno e avv. Claudio Saturno.
Quello dell’autismo è un tema molto delicato che non può e non deve essere strumentalizzato, ecco perché la proposta che i genitori hanno formulato per migliorare i livelli di assistenza ai propri figli è stata consegnata nei giorni scorsi, prima di renderla pubblica, alla Direzione Generale Asl di Avellino, direttamente nelle mani della direttrice, donna e madre, dott.ssa Maria Morgante.
La tipologia e la gravità dei sintomi che caratterizzano i disturbi dello spettro autistico richiedono interventi a progettazione individuale ed integrata nel sistema scolastico e di vita e comportano per le famiglie delle persone che ne sono colpite un carico estremamente gravoso. Da soli i genitori, anche riuniti in Associazione, non sono in grado di far fronte alla difficilissima cura dei figli e necessitano del continuo sostegno di operatori altamente qualificati che possano fornire un’assistenza intensiva e strutturata di tipo educativo, cognitivo, comportamentale ed evolutivo. Non concedere le giuste risorse alle famiglie significherebbe privare di un loro diritto i giovani e gli adulti (i bambini di ieri) autistici.
Il risultato auspicato da questa campagna di sensibilizzazione è il raggiungimento della migliore qualità di vita possibile per le persone con autismo, considerate nell’arco di tutta la loro vita, ricordando altresì che le risorse spese oggi possono rappresentare ottimi investimenti per il futuro. Tutti sono chiamati a contribuire con i propri mezzi e le proprie risorse al fine di ridurre il dolore sia delle persone interessate che delle loro famiglie, nel pieno riconoscimento del diritto alla salute (art.32 della Costituzione).