“Esprimendo un forte rammarico – si legge nella nota sottoscritta dai presidenti delle due associazioni Claudia Nicchiniello e Carlo Pecora– per il fatto che tale progetto non sia stato condiviso con le famiglie, uniche vere destinatarie del servizio, e quindi uniche a poter valutare a priori gli interventi proposti, le Associazioni esprimono anche fortissime perplessità rispetto agli obiettivi scientifici, medici e sociali dell’intervento”.
“Completamente ignari della legislazione che tutela l’inclusione innanzitutto scolastica fino a 18 anni, non è dato di sapere come il progetto si integrerebbe con la vita scolastica dei bambini ed adolescenti”.
“Il Progetto Globale che è unico ed individuale per ogni soggetto autistico, che ricordiamo al pubblico è definito spettro, giacchè ampia e diversa è la gravità di funzioni compromesse, e che per legge deve essere integrato in un Pei scolastico, viene in questo modo banalizzato a “categoria mercelogogica tariffaria” , del tutto simile al bando per la progettazione e la ristrutturazione edilizia di Sant’Angelo dei Lombardi. Sembra quasi che il Capitolato di Appalto sia lo stesso”.
Le Associazioni inoltre rivendicano “il diritto per tutti i soggetti che hanno una vita inclusiva già di successo, a non entrare in una semiresidenza, nè in residenza , bensì ad avere progetti di inserimento in comunità.
Un diritto sancito dalla Convenzione Onu”.